Lopez: pronti per l’Atalanta
Con la Juventus grande prova

Ventuno punti già in tasca e altrettanti da conquistare per una salvezza sicura: il Cagliari dimentica la Juventus e ritorna nel “suo” campionato. Quello dove le sfide con squadre come l’Atalanta valgono di più.

Ventuno punti già in tasca e altrettanti da conquistare per una salvezza sicura: il Cagliari dimentica la Juventus e ritorna nel “suo” campionato. Quello dove le sfide con squadre come l’Atalanta, dirette concorrenti per rimanere in A, valgono più di un successo o un buon risultato con una big.

Ma il match con i bianconeri va visto anche come insegnamento per il futuro. «Dobbiamo pensare alla partita di domenica scorsa - ha detto il tecnico Diego Lopez nella consueta conferenza stampa della vigilia - e avere la consapevolezza di quel che siamo. Chi non l’ha vista, può pensare a una partitaccia. Chi invece l’ha vista, sa cosa ha fatto la squadra. Siamo mancati nell’ultimo quarto d’ora, ma per il resto i ragazzi hanno sfoderato una grande prova».

Il mister ha gli uomini contati, soprattutto in attacco. E le scelte, con Nenè ancora in infermeria e Pinilla fermato dal giudice sportivo per il rosso di domenica, sono scontate: per fare male ai bergamaschi si affiderà alla coppia Sau-Ibarbo, perfetta per le ripartenze, con Cossu dietro le due punte. C’è poco da ragionare a centrocampo: con la partenza di Nainggolan e in attesa di rinforzi dal mercato di gennaio, gli uomini di sicuro affidamento sono Conti davanti alla difesa e Dessena e Ekdal ai lati. A meno che il tecnico, per ridare un po’ di ossigeno a uno dei tre, non voglia riproporre Cabrera che all’andata, proprio contro l’Atalanta, realizzò il suo primo e finora unico gol in Italia.

L’unica vera incertezza riguarda un ruolo che di solito dà pochi grattacapi ai mister, quello del portiere. Il dilemma delle tre A, per Lopez: Agazzi è in partenza, rimane il dubbio tra Adan e Avramov. Lo spagnolo è reduce da una brutta partita con la Juventus. Ma è una questione da risolvere soprattutto dal punto di vista psicologico: probabile una nuova chance per l’ex Real Madrid. «Antonio è un ragazzo dinamico - ha spiegato l’allenatore - non sta a rimuginare su quel che è successo in passato. È giusto così, gli errori ci stanno». Avramov, sempre impeccabile quando è stato chiamato in causa, comunque è pronto.

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