L’Atalanta trasloca nella nuova casa di Zingonia

Via Pitentino di per sé sembra un diminutivo, l’indicazione di qualcosa di piccolo. Ma è a Bergamo. Vuoi mettere con corso Europa, nome molto più altisonante e apparentemente confortevole? Già, ma è a Zingonia, 14 chilometri di distanza dalla città. L’Atalanta affronta un cambiamento epocale nella sua storia, trasferendo la sede dal capoluogo - il cuore di una fede nerazzurra che si irradia poi in tutta la provincia - alla periferia del Centro Bortolotti, accanto ai campi sportivi dove i suoi atleti sudano quotidianamente per tenere alto il blasone della storia.

«La motivazione che ci ha spinto a spostarci - spiega il presidente Ivan Ruggeri - è molto semplice: la possibilità di usufruire di spazi più grandi e funzionali rispetto al passato. Abbiamo voluto creare una struttura unica, per avere tutto a portata di mano. Un centro dove si lavora, ci si allena e si svolgono tutte le attività operative, dal campo all’ufficio».

Il Centro Bortolotti (nella foto di Magni) diventa così la nuova casa della società, ma ciò, raccogliendo il pensiero del massimo dirigente della società, non significa assolutamente scollatura o smarrimento delle proprie origini. «Ci mancherebbe - continua Ruggeri -. L’Atalanta è Bergamo, e a Bergamo rimarrà con la sede legale, che abbiamo intenzione di utilizzare ancora. Di sedi operative possono essercene anche più di una, noi stessi in questi ultimi tempi avevamo alcune attività a Bergamo e altre a Zingonia, per cui non vedo dove sia il problema. Non credo che il rapporto fra l’Atalanta e i suoi tifosi, da sempre fortissimo, possa incrinarsi o affievolirsi a seconda di dove la società mette i timbri sulle lettere. Per contro, lo spostamento a Zingonia ci permetterà di avere sotto controllo tutti gli aspetti operativi della gestione, consentendo all’Atalanta di offrire un servizio migliore ai suoi tesserati. Al Centro Bortolotti abbiamo un reparto per la prima squadra, uno per il settore giovanile, un ristorante, un albergo: lì c’è tutto, questo semplifica le cose ed evita inutili perdite di tempo».

«Il trasferimento della sede - sottolinea il direttore generale Roberto Zanzi - è un progetto che è nato alcuni anni fa e si è definito nel corso delle stagioni: ora è il momento di metterlo in pratica, chiudendolo in modo definitivo nel 2004. Nasce dall’esigenza di ottimizzare le attività operative della società, avvicinando quelle degli uffici a quelle del campo e creando un tutt’uno fra sport e sezione amministrativa».

Dunque un’operazione dettata da esigenze funzionali e logistiche, che vanno dalla prima squadra alle giovanili: «Trasferendoci al Centro Bortolotti - prosegue Zanzi - andiamo sicuramente a star meglio: i locali sono di più e più grandi. La sede sarà un punto di riferimento sia per i giovani sia per i giocatori della prima squadra in occasione dei ritiri prima delle partite casalinghe. Oltretutto ci sono delle palestre con macchinari di un certo tipo, che prima non potevamo permetterci per mancanza di spazi».

Per quanto concerne il fatto di lasciare Bergamo, Zanzi ha le idee chiare: «L’Atalanta è di Bergamo e resta a Bergamo, su questo non c’è nessun dubbio. La sede legale rimarrà nel capoluogo, grazie ai locali dello stadio comunale che utilizzeremo anche per riunioni. Quindi non vogliamo che si creino allontanamenti con i tifosi che hanno bisogno dei nostri servizi. Ovviamente ci vorrà un po’ di tempo per far funzionare le cose al meglio, ma una volta risolti i problemi di questa fase di transizione saremo in grado di far rendere tutte le attività nel modo migliore, molto più che in passato».

(11/12/03)

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