Martedì 29 la sfida tra deluse in Turchia. E ci sarà un derby tra Pessina e Demiral

Italia Sarà una sfida fra deluse quella fra Turchia e Italia in programma martedì 29 marzo a Konya, ma anche una sfida che per il ranking Fifa e per l’orgoglio che gli azzurri sono chiamati ad onorare dopo la notte buia di Palermo.

D’altronde Roberto Mancini, tornato a parlare a quattro giorni dall’eliminazione dal mondiale in Qatar, ha usato più volte il verbo «ripartire» nel suo intervento confermando che resterà alla guida della Nazionale con i Mondiali 2026 come obiettivo. «Mi sento di restare perché sono ancora giovane, il mio obiettivo era vincere un Europeo e un Mondiale, per quest’ultimo dobbiamo rinviare un attimo e mi serve ancora tempo, ma posso divertirmi ancora molto e organizzare con i ragazzi qualcosa di importante». E la ripartenza deve cominciare già martedì (ore 20,45, arbitra l’albanese Jorgji) per questa Italia che si presenterà con molti giovani annunciati in formazione. E ci sarà anche un derby atalantino, considerato tra i titolari, e Demiral.

Mancini: «Vogliamo vincere anche un Mondiale»

«Ci sono le basi per fare una grande risalita» ha dichiarato Bonucci che insieme a Chiellini è rimasto a Coverciano ed è partito per la Turchia insieme al resto del gruppo. Un gruppo che rispetto alle prime convocazioni non annovera più Verratti, Berardi, Mancini, Jorginho, Immobile, Insigne e Luiz Felipe che hanno lasciato il raduno nel fine settimana per problematiche varie. Si sono aggiunti in giornata gli acciaccati Florenzi e Politano: «Li ho obbligati io ad andare via - ha spiegato il ct per mettere a tacere le polemiche -. Se posso fare qualcosa per loro e le società lo faccio. Diversi non avrebbero giocato perché non al meglio fisicamente e mi sembra giusto provare delle alternative. Quanto alla Turchia, conosco abbastanza bene diversi giocatori della rosa. Sono bravi tecnicamente e hanno personalità».

Sarà un mix tra giovani e anziani

Al di là degli avversari, l’Italia deve dare un segnale immediato di riscossa e per riuscirci si affiderà ad un mix di veterani e giovani: Donnarumma fra i pali, Acerbi e Chiellini al centro della difesa (Bonucci entrerà a gara in corso), De Sciglio e Biraghi esterni, in mediana Tonali con Cristante e Pessina (con Locatelli e Pellegrini pronti a subentrare), in avanti l’inedito tridente Zaniolo, Scamacca e Raspadori. Prove di futuro insomma.

«Il futuro è adesso - ha rimarcato Bonucci, che fatica a digerire il format delle qualificazioni -. Un regolamento assurdo, anche se ormai è andata. Ci siamo giocati tutto in una gara secca in cui, come si è visto, può accadere di tutto. Ci sono squadre qualificate malgrado 4-5 sconfitte e noi siamo fuori per aver perso una partita al ’92. E davvero una follia. Non accampiamo alibi, sia chiaro, io e i miei compagni dovevamo fare meglio, dopo l’Europeo ci siamo un po’ smarriti, però bisogna riflettere su questo regolamento» Nell’attesa fuori l’orgoglio e voltare subito pagina.

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