Migliaccio: «A Palermo per vincere»
Dopo la Lazio iniezione di autostima

«A Palermo andremo determinati per tornare a casa con il maggior numero di punti possibile». Parola di Giulio Migliaccio.

E l’atalantino aggiunge: «Cerco di essere ancora più chiaro: non scenderemo alla Favorita per accontentarci di suddividere la posta in palio con i rosaneri ma punteremo a vincere. Di sicuro saremo ulteriormente motivati al pensiero del netto successo del Cagliari sul Parma: vero che il team sardo è in ritardo di sei punti ma è meglio metterci subito al riparo da qualsiasi sorpresa».

Migliaccio è molto carico e più che mai concentrato sulla sfida di domenica in Sicilia. Tanto che aggiunge tutto d’un fiato: «Il mio non è un ottimismo fuori misura vista l’ultima prestazione della squadra con la Lazio. La formazione allenata da Pioli era venuta a Bergamo nientemeno che da seconda. Eppure ha dovuto confrontarsi con un’Atalanta che l’ha messa in seria difficoltà per il gioco espresso, la condizione atletica e non solo. Insomma, si è trattato della classica iniezione di autostima in grado di regalarci aspetti sicuramente positivi».

Dopodiché il settepolmoni e arcigno - ma solo in campo, perché fuori brilla per loquacità, simpatia e generosità - centrocampista napoletano gira pagina spendendo parole di gratitudine nei confronti del club presieduto da Antonio Percassi e dei tifosi. «Non dimenticherò in nessun frangente che devo all’Atalanta l’esordio in serie A e quindi il “la” al consolidamento della mia carriera. Fu, infatti, l’Atalanta nel 2005 a darmi piena fiducia prelevandomi dalla Ternana, allora in B. Come si può non tenerne conto?».

E sui supporter: «Parlo per me: nei miei confronti si sono e si stanno comportando in modo coinvolgente e toccante. Non scorderò mai che pure quando venni a giocare qui da avversario con le maglie del Palermo e della Fiorentina, appena sbucai dagli spogliatoi i supporter mi accolsero con un mare di applausi».

Tornando al presente e proiettandoci verso il prossimo-futuro, circolano voci di provata affidabilità, che sul trentatreenne (compirà i 34 il 23 giugno) Giulio Migliaccio la dirigenza avrebbe progetti anche sul «dopo calciatore».

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