Monza, Gp di Formula 1 al via
Il poster è di un bergamasco

Ci ha messo notti di lavoro e due versioni. Ma ora che ha messo il Gran premio di Monza su carta basta un sorriso per sentirne il fruscio. «Lavoro ben fatto, mi ha fatto sapere Ecclestone da Londra: e dire che non sono neppure un malato di F1, mi basta il mito di Nuvolari».

Ci ha messo notti di lavoro e due versioni. Ma ora che ha messo il Gran premio di Monza su carta basta un sorriso per sentirne il fruscio. «Lavoro ben fatto, mi ha fatto sapere Ecclestone da Londra: e dire che non sono neppure un malato di F1, mi basta il mito di Nuvolari».

Il talento immaginifico di Mirko Rossi, 35enne designer di Romano di Lombardia, romba ai box di Monza su colori che piacerebbero a Tazio Nuvolari. Tre bolidi del tricolore con scia tricolore a un passo dal traguardo a scacchi «e il fatto che non lo taglino non è un caso», sorride Rossi. È stata una richiesta esplicita della Fom, la Formula One Managment, la faccia marketing della F1, il committente finale: made in Italy sì ma senza partigianeria, coesione, condivisione.

E oplà Rossi ha messo tutto su poster, quello del Gran Premio d'Italia 2011, da Romano di Lombardia a Monza via Londra.

«La versione definitiva del poster è la seconda, la prima era più tecnologica, più conforme al gusto e al canovaccio tradizionali. Ma un po' alla volta è cambiato, e questo è il poster che sento più mio».

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