Morto improvvisamente Gigi Basso, imprenditore e figura di spicco del tennis bergamasco

Gigi Basso con un gruppo di tenniste durante il torneo internazionale di tennis femminile «Città di Bergamo» al Palazzetto dello Sport, nato da una sua idea

Lutto nel mondo del tennis: ieri sera nella sua abitazione di Alzano Lombardo è morto improvvisamente Gigi Basso Basset, 53 anni, attualmente direttore sportivo del Tennis Club di Valtesse ed esponente della Federazione per il settore giovanile. Imprenditore affermato, ma soprattutto grande sportivo con una spiccata predilezione per il tennis, Gigi Basso è stato tra l’altro il promotore del torneo internazionale femminile di tennis «Città di Bergamo», una manifestazione che si svolge al Palazzetto dello sport, nata proprio da una sua idea e diventata da due anni una bella realtà.

Nato a Leffe, Basso Basset si era stabilito da tempo ad Alzano, avviando un’attività imprenditoriale che spaziava dalla cosmesi, alla chimica (con i detersivi), all’acciaio. Direttore sportivo del Tennis club Bergamo dai primi anni ’90, nel 2001 era stato chiamato dal presidente federale Angelo Binaghi a far parte della Commissione giovanile della Federtennis, come riconoscimento per la sua intensa ed efficace attività, proprio a livello di settore giovanile. La sua scomparsa è giunta improvvisa, in seguito a una crisi cardiaca. Lascia la moglie Luciana e i figli Arianna, Giorgio e Chiara. I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 18 giugno, alle 16 nella Basilica di Alzano.

Luigi Basso Basset, vent’anni al servizio dei giovani

Lavorare al servizio dei giovani. Era questo l’imperativo di Luigi Basso Basset, da oltre vent’anni parte integrante del Tc Bergamo, di cui era direttore sportivo e responsabile dell’attività agonistica. Il suo fiore all’occhiello è stato il "Team Bergamo", un’iniziativa risalente al 1995 che riuscì a raggruppare i migliori giovani talenti orobici in un unico gruppo di lavoro. L’intento era quello di coinvolgere diverse realtà del territorio mettendo a confronto i ragazzi, che avrebbero così avuto più motivazioni per emergere. E fu proprio quello il progetto da cui presero spunto gli attuali Pia, cioè piani integrati d’area, su cui si fonda il rinnovamento del tennis italiano. Dal 1997 era entrato a far parte della Federazione Italiana Tennis con il ruolo di responsabile tecnico degli under 14. Dal 2001 era membro della Commissione propaganda e scuola. Una delle prerogative del suo circolo è stata l’assegnazione ai giovani più meritevoli di borse di studio, oltre a contributi per l’attività agonistica. Proprio quest’anno aveva allestito una squadra di serie B2, poi promossa in B1, che aveva l’età media più bassa del campionato.

(17/06/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 18/06/2003

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