Olimpiadi, Paltrinieri nuota fino all’Oro
E Rossetti è cecchino: il trionfo dei giovani

Gregorio Paltrinieri, 21 anni, un predestinato con un carattere di ferro. Gabriele Rossetti, idem. La giornata di sabato, alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, è stata il trionfo dei giovani italiani.

Prima dalla pedana del tiro a volo, poi nella vasca. La medaglia d’oro più attesa era quella del nuotatore modenese nel 1500 metri stile libero, su cui gravavano le aspettative tutti gli italiani già prima dei Giochi. Non ha deluso, con una prova davvero maiuscola. Il 21enne ha concluso la gara con il tempo di 14’34″57 davanti allo statunitense Connor Jaeger (14’39″48) e all’altro italiano in gara Gabriele Detti, che ha nuotato in 14’40″86. Per Paltrinieri è la prima medaglia olimpica. Con questo risultato l’Italia è riuscita a scalare il medagliere fino all’ottavo posto, per un totale di 18 medaglie.

Gregorio Paltrinieri a soli 21 anni è il più forte nuotatore italiano in attività. Non è alla sua prima partecipazione alle Olimpiadi. È sceso in vasca anche a Londra 2012 conquistando un quinto posto nella finale dei 1500 metri. Nella sua carriera ha vinto anche un Oro, un Argento e un Bronzo ai Mondiali. «Che gara! E’ stato molto più duro di quanto mi aspettassi, non solo la gara ma tutto il viaggio – ha detto Paltrinieri a fine gara -. Soprattutto dal punto di vista mentale, per sopportare tutto quello che volevo. È stata dura dal punto di vista psicologico. Tutti si aspettavano questa medaglia, ma scontato non è mai. Gli altri sembravano più sicuri di me, non avevo paura di nulla, ma è sempre una finale olimpica e m’è arrivata un bella botta a un certo punto. Ma ho sempre voluto questa medaglia. So di valerla e so di valere il record mondo. Sono sicuro che prima o poi lo farò, non è stata questa la volta ma succederà. Sono partito forte per scavare subito il solco e scoraggiare gli avversari. Sono tanto contento, mi sembra quasi di non capire adesso».

Nel pomeriggio è arrivata anche la medaglia d’oro italiana nello skeet, specialità del tiro a volo, con un altro giovane campione: Gabriele Rossetti. Anche lui 21enne, è figlio d’arte perché il padre Bruno ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Barcellona e ora allena due esponenti della nazionale francese. Rossetti ha vinto al termine di una gara tiratissima. Il suo avversario, lo svedese Marcus Svensson, ha sbagliato l’ultimo piattello.

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