Pareggino annunciato? No
A Verona trasferta costruttiva

Pareggino largamente annunciato? Nossignori. Altrimenti come si spiegherebbe il gol messo a segno da bomber Pellissier solo a un paio di minuti dal termine?

Ancora: sia Reja che il collega Maran, nelle conferenze stampa della vigilia, avevano parlato di rincorrere fermamente il successo. E infine: perché l’Atalanta, andata con pieno merito in vantaggio con un assolo di Gomez all’inizio ripresa ha continuato a costruire azioni offensive invece di favorire gli avversari con una strategia tattica votata al difensivismo?

Comunque sia l’ennesima suddivisione della posta in palio, alla quale ci ha ormai abituato la costruttiva gestione-Reja, va accolta priva di insoddisfazione e via dicendo. Sì perché in caso di sconfitta saremmo qui a considerare la squadra ormai con il pensiero volto alle imminenti vacanze estive. Viceversa abbiamo avuto modo di certificare un collettivo desideroso di combattere e di rimandare alla prossima settimana la gioia collegata al definitivo sciogliete le righe.

Altro aspetto per non rammaricarsi sul risultato di parità è la prestazione del ventenne Grassi, uno dei tanti figli di Zingonia votati a una bella carriera. L’autorevolezza e le qualità tecniche del mediano centrocampista hanno impressionato non poco, all’unanimità, addetti ai lavori e media. Con lui si è presentato nelle vesti di protagonista Gomez, al di là dell’importante segnatura. Non sottovalutabile, sempre, in proiezione futura Rosseti, classe 94, l’attaccante che rimarrà a Bergamo (rinnovo del prestito già concordato con la Juventus) nella prossima stagione.

Insomma, a Verona non si è vinto ma proprio bravo il mister atalantino a non aver sprecato la trasferta veneta sperimentando nuove soluzioni. Ennesima opportunità, in tal senso, la sfida casalinga di domenica 31 col Milan. Non rimane che attendere.

Arturo Zambaldo

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