Atalanta: combattiamo la stupidità di pochi
Giorgio Gori: grande danno per Bergamo

L’Atalanta prende le distanze dai cori razzisti denunciati dal giocatore Dalbert della Fiorentina nella partita di campionato di domenica 22 settembre a Parma, che ha portato alla sospensione dal 28’ al 32’ da parte dell’arbitro Orsato e alla lettura del comunicato dello speaker come previsto dal regolamento Figc.

«Con riferimento alla sospensione della gara avvenuta in occasione di Atalanta-Fiorentina, la Società si dissocia da ogni forma di discriminazione che possa essere avvenuta - si legge nel comunicato sul sito ufficiale del club nerazzurro -. Atalanta, con il proprio pubblico ed i propri tifosi, è e sarà sempre portavoce di valori di solidarietà ed uguaglianza. La stupidità di pochi va combattuta insieme e crediamo che non abbia né colori né maglie. Va isolata».

Anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori interviene, in maniera molto netta: «Idioti: non posso definire in altro modo i pochi tifosi atalantini che durante la partita con la Fiorentina hanno rivolto insulti razzisti al giocatore Dalbert, provocando la temporanea sospensione dell’incontro - ha scritto su facebook il primo cittadino -. Sono pochi ma grandissimo è il danno che provocano all’immagine del tifo nerazzurro, perché infangano un pubblico che da sempre si caratterizza per sportività e rispetto dei valori di uguaglianza. Non è Parma che ne risulta “sporcata”, come ha sostenuto il sindaco Pizzarotti: Parma ci ha accolti con cordialità e i suoi valori non sono in discussione; il vero sfregio, per colpa di un pugno di cretini, lo subiscono l’Atalanta e i suoi tantissimi tifosi, e in qualche modo tutta Bergamo. Siamo noi quindi i primi a dire “vergognatevi!” ai protagonisti dell’episodio di domenica, mentre rinnoviamo l’impegno a combattere ogni forma di razzismo».

Nel frattempo il giudice sportivo, in relazione ai cori discriminatori nei confronti di Dalbert, ha disposto un «supplemento di indagine a cura della Procura Federale, al fine di acquisire ogni elemento utile, anche mediante la testimonianza dello stesso calciatore, circa l’effettiva entità, dimensione e provenienza dei cori in questione».

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