«Rinvia la gara. Ti offro una pizza»
Dirigente squalificato, in campo lo Zanica

Offrire una pizza può costare poco o tanto (dipende dalla pasta, dalla farcitura, dal locale) oppure cinque mesi di squalifica.

Se n’è accorto un dirigente di calcio giovanile, sanzionato dal Giudice sportivo per aver offerto all’arbitro una «esigua somma di denaro per “mangiarsi una pizza”», nel tentativo maldestro di indurre il direttore di gara a rinviare una partita per le condizioni del terreno di gioco.

È successo nel campionato Juniores regionali, sul campo del San Giovanni Bosco Bienno (sodalizio bresciano) che ospitava i bergamaschi dello Zanica. Sabato scorso, la pioggia aveva ridotto il terreno di gioco in condizioni davvero pessime: così, per evitare che la gara venisse disputata in situazione improbabile - con grave scempio del fondo erboso - il dirigente del San Giovanni Bosco ha cercato di indirizzare l’arbitro verso il rinvio per impraticabilità.

Lo ha fatto in tutti i modi: prima quelli leciti - sopralluogo sul campo ,- poi quelli inopportuni, tanto da spingersi a entrare nello spogliatoio arbitrale e mettere sul tavolo pochi euro per «andare a prendersi una pizza». Un’offerta ovviamente respinta dall’arbitro, che ha restituito il vile denaro al dirigente, infilandoglielo direttamente nelle tasche. E poi ha effettivamente optato per il rinvio della gara, perché su quel campo era davvero impossibile giocare, a prescindere dalle richieste/offerte dei locali.

L’episodio, riportato con scrupolo nel referto arbitrale, ha portato alla squalifica del dirigente bresciano, il cui comportamento è stato ritenuto tanto ingenuo quanto censurabile. Fanno cinque mesi di stop (fino al 5 luglio) per questa sorta di corruzione... a base di pomodoro e mozzarella.

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