Ritrovati i resti dell’alpinista Renato Casarotto

Renato Casarotto, l’alpinista vicentino che visse gli ultimi anni della sua vita proprio a Villa di Serio insieme alla moglie Goretta Traverso, prima di scomparire per sempre sul K2 nel 1986, torna a far parlare di sé. Di oggi il ritrovamento di alcuni resti del suo corpo, nascosti dal ghiaccio per 18 lunghi anni. Non più tardi dell’ottobre scorso la notizia della restituzione della sua salma da parte del Filippo de Filippi, così come viene chiamata l’enorme distesa di ghiaccio ai piedi del K2, aveva fatto il giro di mezzo mondo. La notizia del ritrovamento di una parte del corpo di Renato Casarotto è rimbalzata in Italia nella prima mattinata di oggi, ma loro – gli alpinisti ora presenti al campo base del K2 – volevano che l’informazione fosse mantenuta in gran segreto, magari anche solo per aspettare gli accertamenti di rito, la comunicazione a Goretta. O anche solo per rispetto a lui, a Renato.

Da qui il trasferimento silenzioso al Memorial Gilkey, il grande tumulo di pietra dove da dopoguerra in poi trovano sepoltura le vittime del K2 e dove già aveva trovato sepoltura le prime spoglie rinvenute. No, questa volta la pietà non è stata rispettata. E forse perché il K2 ha, in questi giorni, gli occhi di mezzo mondo puntati su di sé.

Nella mattinata di oggi il ritrovamento del corpo, da parte di una spedizione catalana impegnata nella salita di «Magic line» e immediata la sepoltura dei resti, inequivocabilmente appartenenti all’alpinista vicentino. Immediata anche la telefonata in Italia, a Goretta, che al silenzio stampa sperava e credeva. Non sono invece trascorsi che alcuni minuti che già il fatto era diventato notizia, entrata di forza via radio nelle case italiane.

(21/07/2004)

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