Sale l’attesa per Atalanta-Juventus
Gasp: «Il nostro pubblico ci trascinerà»

La Coppa Italia come traguardo principale per tagliare anche quello della terza qualificazione europea di fila. L’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che in campionato condivide il settimo posto (l’ultimo utile, ma senza accesso diretto ai gironi di Europa League) con la Lazio, ci crede e ci prova, nonostante il terzo incrocio pericoloso consecutivo con la Juventus in tre anni.

Fuori nell’ottavo all’Allianz Stadium l’11 gennaio di due anni fa (3-2) e nelle semifinali del 2018 (doppio 1-0, a Bergamo il 30 gennaio, come domani, e a Torino il 28 febbraio), i nerazzurri stavolta ospitano il quarto secco a casa propria: «Il fatto di giocare in casa e poter contare sugli ottimi risultati recenti ci dà fiducia, anche se affrontiamo la più forte di tutte - è il pensiero del tecnico alla vigilia -. Con Gomez dietro Ilicic e Zapata abbiamo aumentato la pericolosità in attacco: prendiamo più gol, ma ne segniamo molti di più».

La classifica delle più prolifiche in A recita 47 a 43 per i bergamaschi sulla capolista alla vigilia dello scontro diretto di coppa, con l’uomo in panchina, ex di lusso (giocatore e poi allenatore nelle giovanili bianconere) a recuperare per l’occasione Freuler, a fianco di de Roon in mediana. Formazione completata da Toloi-Palomino-Mancini (o Masiello) davanti a Berisha e i soliti Hateboer-Castagne in corsia. Insomma, il meglio: «Il nostro pubblico ci trascinerà, lo stadio sarà pieno o quasi, ci sentiamo sostenuti da tutto l’ambiente e abbiamo fatto di tutto per meritarci questa grande occasione - ha continuato il Gasp -. Se vogliamo vincere la Coppa Italia, vincendo domani possiamo giocarci le nostre possibilità con grande fiducia».

La recente cessione di Tumminello, unita all’assenza di un vice Papu dopo il rientro di Rigoni allo Zenit, ha indotto il tecnico atalantino ad aggregare tre Primavera in un colpo solo, non certo a digiuno di convocazioni precedenti: il jolly Enrico Delprato, il fantasista Dejan Kulusevski e il centravanti del 2001 Roberto Piccoli, in panchina già domenica scorsa con la Roma. L’unico dubbio è legato alle nevicate mattutine e pomeridiane, ma le prime dovrebbero essere miste a pioggia. L’appuntamento con la storia non ammette rinvii.

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