Mercoledì 07 Gennaio 2009
Savoldelli: «Caro ciclismonon ti riconosco più»
Paolo Savoldelli a cuore aperto sette mesi dopo aver abbandonato le corse ciclistiche. In vent’anni di gare sono state più le gioie delle delusioni «ma ormai era il momento di dire basta - dichiara il corridore di Rovetta, oggi trentacinquenne -. Il fisico avrebbe retto ancora ma la testa mi ha suggerito di smettere. Non mi riconoscevo più in un ciclismo che ormai procede senza regole precise e condivise, in cui tutti litigano contro tutti e non si capisce più chi comanda».Il «Falco» sostiene che il mondo della bicicletta non è più «quello che avevo trovato all’esordio nel professionismo tredici anni fa». Ha vinto due volte il Giro d’Italia, nel 2002 e nel 2005, ha superato brillantemente gli infortuni del 2004 e del 2005, ha corso con campioni che hanno fatto la storia del ciclismo come Bugno, Indurain, Armstrong e Pantani. E il suo futuro senza bici?
L’intervista completa a Savoldelli su L’Eco di Bergamo di giovedì 8 gennaio.
(07/01/2009)