Scherma: mondiali conclusi a Cuba Altre due medaglie d’oro per l’Italia

L’inno di Mameli è risuonato due volte la scorsa notte sotto le volte del Coliseum, il palazzo dello sport dell’Avana dove si sono conclusi i campionati mondiali di scherma. Le squadre del fioretto maschile e della scherma femminile sono andate a segno dominando in entrambe le finali le rappresentative della Cina: 45-31 la prima, 45-39 la seconda. Un trionfo per gli azzurri che finiscono così in testa al medagliere con 3 ori (c’era già quello della Vezzali nel fioretto individuale), 1 argento (Vanni nel fioretto individuale) e 4 bronzi (Cassarà nel fioretto, Montano nella sciabola, la Bianco nella sciabola e la Cascioli nella spada). "Non ci posso ancora credere - racconta la 19/enne calabrese Lucchino con la medaglia d’oro al collo per la vittoria nella sciabola a squadre -, oggi raccogliamo i frutti del lavoro che ci ha fatto fare Bauer. Con lui abbiamo conosciuto una nuova scherma". E’ emozionato e commosso anche il ct del fioretto Magro che dice: "Credo che sia la più grande vittoria di questa squadra. Abbiamo un gruppo che non teme confronti. Possiamo dire di aver ricostruito una forte rappresentativa dopo che nel ’97 si era toccato il fondo’’. "Sono molto felice per questo successo - ha detto a sua volta Christian Bauer, ct della sciabola -. La chiave di volta per la conquista di questo titolo è stata comunque la vittoria sull’Ungheria nei quarti di finale (45-43, ndr). Con le cinesi, meno tecniche, la vittoria è costata meno fatica". In entrambe le finali non c’é stata storia: trascinate dalla campionessa d’Europa e da Simone Vanni, già argento individuale, le squadre azzurre hanno preso presto il largo (subito gli uomini) e non sono state più raggiunte.

(12/10/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA