Selvino: premio «Toni Morandi»alla Karbon e Ghidoni

Avrà luogo lunedì 2 gennaio alle 20.30, nell’auditorium del Centro Congressi di Selvino, la serata dello Sci Club Selvino in cui ci sarà la cerimonia di consegna del Premio Toni Morandi, giunto alla sua quarta edizione. Il riconoscimento andrà alla slalomista azzurra altoatesina Denise Karbon ed al tecnico dei discesisti Alberto Ghidoni. Il Premio Toni Morandi è stato istituito dalla società, presieduta da Angelo Bertocchi, per onorare la memoria del grande tecnico di sci alpino originario di Schilpario nonchè suo allenatore per tanti anni.Grazie a lui, in quel periodo d’oro lo sci club selvinese ha lanciato in nazionale molti atleti, dalle campionesse olimpiche Paola Magoni, Deborah Compagnoni e Daniela Ceccarelli all’argento mondiale Lara Magoni, dall’iridato junior Sergio Bergamelli ai suoi fratelli Norman, Thomas e Giancarlo, campioni italiani.

Le schede tecniche:
Denise Karbon, atleta altoatesina del G.S.Fiamme Gialle, è nata a Bressanone il 16 Agosto 1980 e vive a Castelrotto. In Nazionale dal 1996 e specialista in slalom gigante, ha vinto il titolo iridato Juniores nel 1999 a Pra Loup (Francia) e l’argento mondiale assoluto nel 2003 a St.Moritz. È stata campionessa italiana nel 2000 a Lizzola. In Coppa del Mondo ha ottenuto sinora il secondo posto finale di specialità nel 2004, una vittoria nel 2003 in Alta Badia, due piazze d’onore (Lillehammer ’03 e Sestrière ’04) e tre terzi posti (Semmering ’02, Are e Park City ’03). Nella sua carriera ha purtroppo subito alcuni seri infortuni che l’hanno costretta a sacrificare intere annate agonistiche: due volte i legamenti crociati del ginocchio sinistro, una al destro, oltre al femore e al braccio. È stata ferma per tutta la scorsa stagione ed ha ripreso recentemente a Soelden in Coppa del Mondo per cercare un posto in Nazionale a Torino 2006. Predilige i tracciati non eccessivamente angolati.

Alberto Ghidoni, del C.S.Carabinieri, è bresciano di Collio Valtrompia, dove è nato il 15 Aprile 1962. Ha conosciuto Toni Morandi quando è entrato nella squadra del Comitato Alpi Centrali affidata al tecnico bergamasco. Di lui ricorda un prezioso consiglio, che poteva sembrare un paradosso mentre era invece di una praticità sconcertante: «Vai al cancelletto di partenza stanco, cosicché userai in gara più la tecnica che la forza per vincere». Ha vinto da giovane il Trofeo Saette, poi il titolo di discesa agli Assoluti 1985, con argento (e bronzo in SuperG) a Colere ’88. È entrato in Nazionale nel 1979 ed è stato terzo a Garmisch ’87 in discesa di Coppa del Mondo; ha gareggiato sino al ’90. Da allenatore, ha fatto dapprima due stagioni nel suo Comitato. Nel ’92, divenuto tecnico della Nazionale, aveva chiesto a Morandi, specialista delle prove tecniche, di affiancarlo in quella nuova esperienza velocistica, non concretizzatasi per precedenti impegni assunti da Toni. Tutte le imprese e le medaglie, da Runggaldier a Ghedina, da Perathoner a Fattori, portano la firma di Alberto Ghidoni, tra i più longevi, apprezzati e vincenti tecnici azzurri.

(01/01/2006)

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