
Si è spento questa mattina agli Ospedali Riuniti di Bergamo, dov’era ricoverato in seguito a un infarto, Ginetto Mazzoleni, 73 anni, lo storico presidente del gruppo ciclistico Palazzago. La triste notizia si è subito diffusa nell’ambiente sportivo, suscitando sincero rincrescimento.
Nativo di Cisano Bergamasco, Mazzoleni si era fatto conoscere negli anni per l’attività di albergatore svolta a Palazzago, al «ristorante da Ginetto» gestito con la moglie Mary. L’amicizia con Mino Baracchi, patron dell’inimitabile Trofeo Baracchi e della Ruota d’oro, ha fatto sì che il suo albergo ospitasse grandi campioni del ciclismo degli anni sessanta e settanta ed è stato forse questa la molla che ha fatto esplodere la sua passione per il ciclismo.
Cosicché, quando negli anni ’70, gli venne proposta la presidenza dell’U.S. Palazzago, la accettò senza esitazione. Presidente d’azione si circondò subito di collabatori capaci: affidò i suoi ragazzi al tecnico Bepi Bertelli che glii regalò con Dell’Oca, Bizzoni e Ferreri, la «Coppa Adriana». Le soddisfazioni maggiori per Ginetto Mazzoleni arrivarono nelle stagioni 1985/86 con Roberto Maggioni (campione italiano della cronometro individuale e iridato della cronometro a squadre a Casablanca), quindi nel 1990 a Middlesborough, in Inghilterra, con la conquista da parte del soverese Marco Serpellini (tutt’ora professionista) della maglia iridata su strada (l’anno prima Eddy Mazzoleni si era classificato terzo al mondiale (strada di Colorado Springs).
Domani, alle ore 15, a Cisano Bergamasco i funerali.
(03/11/2003)
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