Si giocherà il 26 dicembre dal 2017
La favola Crotone approda in serie A

La Serie A si prepara a giocare nel periodo di Natale. La svolta non è immediata, i club hanno deciso di adottare solo dalla stagione 2017/2018 la novità del «boxing day» tipico della Premier League, ossia del turno del 26 dicembre, a cui con ogni probabilità seguirà un’altra giornata il 30, come ha annunciato il presidente della Lega Serie A sintetizzando le decisioni del Consiglio.

Inter e Juventus spingevano per cambiare subito, il Napoli era fra i meno convinti. «Non mi risulta», ha tagliato corto il presidente Aurelio De Laurentiis che, secondo i più maliziosi, in veste di produttore cinematografico in quei giorni più che gli stadi preferisce riempire le sale. «Non è stato un problema di resistenze - ha puntualizzato Beretta -: si poteva andare a un voto a maggioranza ma tutti hanno preferito una soluzione che avrebbe garantito il massimo del consenso».

Non è contraria alla novità l’Assocalciatori, ma per il presidente Damiano Tommasi «l’importante è garantire una sosta che permetta l’opportuno recupero per affrontare la seconda parte di stagione. Poi - ha aggiunto - spero che ci sia la possibilità di discutere sulle date».

Intanto quest’anno «si giocherà il 22 dicembre, senza posticipi per consentire ai giocatori di partire in giornata per le vacanze di Natale, e si riprenderà l’8 gennaio», ha aggiunto Beretta, chiarendo che i tre turni infrasettimanali sono tutti nella prima parte di stagione: mercoledì 21 settembre, mercoledì 26 ottobre e appunto giovedì 22 dicembre.

Fra dicembre e gennaio andrà in scena anche la Supercoppa italiana fra Juventus e Milan. «L’idea è una sede estera», ha chiarito Beretta, e fra le ipotesi ci sono Doha e una città della Cina sud orientale. Il Consiglio ha anche deciso le date della prossima Coppa Italia: i primi turni il 31 luglio, il 7 e il 14 agosto, mentre la finale si giocherà il 17 maggio o il 2 giugno, in base all’andamento delle squadre italiane nelle Coppe europee.

Fra le grane per la Serie A c’è la multa di 2 milioni di euro dell’Antitrust a seguito del procedimento sui diritti tv. I club all’unanimità hanno deciso di fare ricorso al Tar del Lazio. Così come hanno manifestato «irritazione e profondo disappunto» per la decisione della Lega B di non calcolare nella divisione della mutualità i tre club che retrocederanno dalla A, con un «paracadute» raddoppiato rispetto all’anno scorso. Infine si sono detti pronti a sperimentale la moviola in campo «offline» per più delle tre partite previste per ogni giornata di campionato.

Dieci promozioni in 26 anni per arrivare allo storico traguardo della serie A. Il sogno della «Cenerentola» Crotone - costruito con tantissimi parametri zero - si materializza con tre giornate di anticipo grazie al pareggio per 1-1 ottenuto sul campo di Modena. Una stagione partita in sordina, con l’unico obiettivo di centrare una salvezza tranquilla ed iniziata in maniera tutt’altro che positiva con il 4-0 rimediato a Cagliari alla prima giornata.

Ma da quella sconfitta il ruolino di marcia dei rossoblù ha preso tutt’altra piega: con 22 vittorie, 13 pareggi e solo 5 sconfitte il Crotone è la squadra di B che ha perso di meno ed ha la migliore difesa, con solo 32 reti al passivo. Una marcia trionfale portata a termine grazie a Ivan Juric, allenatore determinato e con le idee chiare, e al suo 3-4-3 in cui hanno spiccato lo «sconosciuto» centravanti Budimir - autore di 15 gol nella serie B tedesca - e il «gioiellino» della Roma Federico Ricci, autore di 10 gol partendo dal ruolo di esterno destro. E in difesa Juric è riuscito a centrare il giusto mix tra l’esperienza di Claiton e i baby Yao (scuola Inter) e Ferrari.

Ma un dato più degli altri sottolinea l’importanza del tecnico croato nell’impresa del Crotone: nell’arco della stagione sono andati a segno ben 18 giocatori, a testimonianza di un gioco corale che è stata la vera arma vincente dell’undici di Juric. Una cavalcata, quella dei rossoblù - terza squadra calabrese a raggiungere la serie A dopo Catanzaro e Reggina - cominciata dalla Seconda categoria e che ha avuto ulteriore impulso del 1993 quando alla guida della formazione è arrivato l’imprenditore del settore smaltimento rifiuti Raffaele Vrenna.

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