Il bengala lanciato dall’esterno all’interno dello stadio di Bergamo durante il match a porte chiuse di domenica contro la Lazio è costato all’Atalanta una multa di mille euro. La decisione è stata presa dal giudice sportivo che ha esaminato tutti gli episodi relativi alla 23ª giornata di campionato. Fra le altre decisioni da segnalare, sempre in casa nerazzurra, la diffida di Ariatti.
Intanto proseguono le indagini della polizia per identificare chi, nei minuti finali della partita, abbia lanciato il fumogeno, finito sugli spalti vuoti della curva Nord. Gli investigatori stanno esaminando i filmati della Scientifica per cercare elementi utili alla soluzione del «caso». Un caso, sì: perché la partita di domenica, pur a porte chiuse, costituiva un primo esame dopo i fatti di Catania e dunque le telecamere delle televisioni erano pronte a dare il massimo risalto a qualsiasi minima infrazione alle regole.
Soprattutto perché, con il nuovo decreto legge varato dal governo contro la violenza, anche il solo fatto di aver portato un fumogeno in zona stadio è cosa passibile d’arresto. Se lo si utilizza, si rischia una pena da uno a quattro anni. Se semplicemente lo si detiene, la pena va da 6 mesi a tre anni.
(13/02/2007)
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