Super Bassino: podio a Kranjska Gora
Brignone quinta, Goggia è quindicesima

L’azzurra Marta Bassino ha vinto lo slalom gigante di Cdm di Kranjska Gora: è la quarta vittoria in carriera, la terza stagionale.

Ennesima grandissima impresa della piemontese volante Marta Bassino che ha vinto, anzi stravinto, lo slalom gigante di cdm di Kranjska Gora con l’eccezionale tempo di 2.11.90. Marta - 24anni cuneese di Borgo San Dalmazzo - si è lasciata alle spalle con un distacco di ben 80 centesimi la francese Tessa Worley che ha chiuso in 2.12.70 dopo una seconda manche che pareva inarrivabile. Terza la svizzera Michelle Gisin in 2.13.36.

Bassino - quarta vittoria in carriera e terza stagionale, per ben tre volte sul gradino più alto del podio dopo quattro slalom gigante - con questo successo passa anche in testa alla classifica di specialità con 300 punti, superando così Federica Brignone. Proprio Brignone, pur incappata in seri errori nelle due manche, ha chiuso con un buon quinto posto in 2.14.00 e con la soddisfazione di essere comunque finita subito davanti a Mikaela Shiffrin. Per l’Italia ci sono poi Sofia Goggia 15/a in 2.16.00 ed Elena Curtoni 16/a in 2.16.47.

«È stata una gara tostissima, era difficile trovare buone sensazioni su una pista molto impegnativa e ghiacciata e dove era facile sciare male. Ho fatto tantissima fatica, però ho tenuto duro dalla prima alla ultima porta, sciando tecnicamente il meglio possibile - le parole dell’azzurra -. Per me è la terza vittoria stagionale su tre piste abbastanza diverse dal punto di vista tecnico. Quel che mi rende felice è il fatto di avere inflitto così tanto distacco alle mie avversarie su un tracciato che temevo particolarmente. Vincere con queste condizioni è fantastico».

Un metro e 67 di altezza per 56 kg, Marta è davvero un peso piuma anche nel mondo dello sci. Ma ha una tecnica, una sicurezza ed una leggerezza di sciata assolutamente straordinarie. Tutto questo - unito ad uno stato psicologico di grazia che esalta le sue qualità - lo ha messo in campo in una gara su una pista proibitiva in una giornata polare da 10 gradi sotto zero: un fondo ghiacciatissimo, tante gobbe che non danno tregua ed un micidiale muro finale. Ma cosa ha trasformato questa ragazza in una campionessa?. E’ la stessa azzurra a spiegarlo nel sua pagina web: «Per me sciare significa libertà, adrenalina, stare a contatto con la natura. Senza lo sci la mia vita non sarebbe completa. Il talento naturale esiste, ma senza allenamento ,fatica e sudore non serve a nulla». Ecco, Marta Bassino è questa: grande passione ma con tanto lavoro.

Se le azzurre ancora una volta hanno fatto grande l’Italia, i maschi hanno registrato invece un’altra delusione. Il primo dei due slalom speciale di Cdm di Flachau è stato infatti vinto dall’austriaco Manuel Feller davanti al francese Clement Noel e all’altro austriaco Marco Schwarz. Per l’ Italia in classifica solo il trentino Stefano Gross ma lontanissimo dai migliori, 19/o. Già nella prima manche con la terza uscita consecutiva del giovane talento Alex Vinatzer che deve esser aiutato a ritrovare se stesso prima che precipiti in un gorgo di insicurezze - si era capito che la giornata stava prendendo una brutta piega.

Sono così seguite le quattro uscite di azzurri. Poi nella seconda manche è finito fuori anche il veterano Manfred Moelgg, l’unico altro italiano rimasto in gara oltre a Gross.

Domani a Flachau tocca al secondo slalom speciale. L’Italia a questo punto può solo migliorare. A Kranjska invece altro gigante e da Bassino & C. ci si aspettano solo conferme.

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