Tavecchio si è dimesso dalla Figc
L’annuncio durante il Consiglio federale

«Carlo Tavecchio si è appena dimesso dalla presidenza della Figc».Lo ha detto il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, uscendo dal Consiglio federale.

La notizia alle 12.40 di lunedì 20 novembre, quando la riunione del consiglio federale era appena cominciata, dopo un breve incontro faccia a faccia tra Tavecchio e il presidente della Lega Dilettanti, Cosimo Sibilia.

«È un giorno difficile, aspettiamo che il presidente federale prenda la decisione più saggia, decidendo cosa intende fare: o resta, sapendo che non si può governare con uno o due voti di maggioranza, oppure lascia, spianando un percorso che può portare a nuove elezioni» aveva detto Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, al momento di entrare in Consiglio federale. «A quel punto avremmo il tempo - aveva sottolineato - per individuare un nuovo presidente federale , un altro ct: spero solo non vi sia alcun bisogno di votare».

«A volte bisogna essere umili, a volte attenti o sereni, le cose fatte in fretta portano cattivi consigli». «Però - conclude - qua c’è da rifondare tutto, tanto da fare e lo rifaremo. Questa rimane una grande federazione, a prescindere da quello che è accaduto, nessuno imputa nulla a Tavecchio».

«Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato». Nella ricerca delle responsabilità della grave crisi del calcio italiano dopo la mancata qualificazione al Mondiale, è questo - risulta all’Ansa - che Carlo Tavecchio ha detto oggi ai consiglieri della Figc prima di chiedere le dimissioni di tutto il consiglio, ovviamente a cominciare da se stesso. «Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi», ha poi aggiunto ai consiglieri.

«Le dichiarazioni che si sono susseguite nelle ultime due ore - ha detto ai consiglieri federali Tavecchio - hanno impedito alle due Leghe maggiori di partecipare un dibattito che investe anche loro. Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento da parte di alcuni partecipanti alla riunione di mercoledì - ha aggiunto, riferendosi al vertice con le componenti a 48 ore dalla debacle della nazionale -. Nonostante il documento che mi hanno richiesto e condiviso, non sono disposti nemmeno a discuterlo». A conclusione di queste considerazioni, Tavecchio ha chiesto «le dimissioni di tutto il consiglio, me per primo».

Ora una Giunta Coni è stata convocata d’urgenza da Giovanni Malagò per mercoledì pomeriggio come immediata contromisura alla crisi del calcio. All’ordine del giorno della Giunta semplicemente «comunicazioni del presidente».

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