Tiri liberi sul basket orobico
Bergamo e Cassa Rurale, luci e ombre

Il video del canestro mostruoso da una ventina di metri centrato da Lautier ha fatto il giro dei più variegati social.

Una prodezza balistica che i tifosi del Bergamo racconteranno nel tempo anche ai nipoti. Al di là del patos e delle emozioni suscitati parliamo di sostanza, elemento che più conta. I punti blindati contro un’avversaria qualificata regalano alla squadra autostima da vendere. Specie per una formazione relegata nelle previsioni estive a tenere ben stretta la salvaguardia della categoria.

Compito di coach Marco Calvani è inviare ai giocatori messaggi sì di fiducia ma di altrettanta consapevolezza di aver vinto soltanto la prima delle ventisei sfide programmate dalla regular season. Unica nota dolente della memorabile serata di domenica 6 ottobre la scarsa affluenza di pubblico che a vista d’occhio ci è parso alquanto inferiore rispetto a un anno fa. Non sta al cronista approfondire le cause ma ai responsabili del marketing. Un adeguato ritorno sugli spalti dell’arena cittadina è largamente auspicabile soprattutto per un caloroso sostegno a un club che ha riportato sul territorio un basket qualitativamente di livello.

Era lecito aspettarsi di più dalla Cassa Rurale (ex Remer) sconfitta a Trapani di 13 lunghezze (74-61). Del resto la sua potenzialità tecnica va coniugata con le avversarie che mirano in alto. La classica stecca è da abbinare al sempre enigmatico impatto con l’esordio in campionato? Se così fosse sarebbe il minore dei mali. Una cosa è certa: l’allenatore Adriano Vertemati avrà modo in settimana di rivedere coi giocatori le lacune emerse per dare spazio agli opportuni rimedi a cominciare da sabato 12 ottobre quando sul parquet del PalaAgnelli arriverà Rieti.

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