Torneo Bergamondo pronto al viaFischio d’inizio l’11 maggio

Il «mondiale di calcio» della provincia di Bergamo entra finalmente nel vivo. Si sono svolti infatti i sorteggi per la fase preliminare del Torneo Bergamondo-Trofeo L’Eco di Bergamo Divise in quattro gironi, le sedici squadre sono pronte a scendere in campo per conquistarsi un posto per le fasi finali del torneo. Ci sono le africane Tunisia, Burkina Faso, Guinea, Marocco, Senegal, Costa d’Avorio, Sierra Leone e Nigeria. Le sudamericane Argentina, Brasile, Ecuador, Bolivia, Perù e Colombia. Le europee Albania e Romania.
Il torneo, alla sua seconda edizione, è organizzato dal Centro sportivo italiano di Bergamo e da L’Eco di Bergamo con il supporto del gruppo Ubi-Banca Popolare di Bergamo. È il direttore de L’Eco di Bergamo, Ettore Ongis, a ricordare il significato dell’iniziativa: «L’idea di organizzare un torneo di calcio è nata un anno fa per dare la possibilità agli immigrati di conoscersi e di incontrarsi. L’esperienza dello scorso anno è stata molto positiva e quest’anno ci auguriamo che il Torneo possa regalare altri momenti di gioia. Del resto il calcio è un linguaggio universale capace di accomunare tutti i popoli e il Torneo Bergamondo nasce proprio con l’intento di unire i tanti stranieri che vivono nella nostra provincia e che rappresentano una risorsa e non un problema».
Tutti d’accordo, quindi, nel considerare il Torneo una festa multietnica e un momento di dialogo tra i bergamaschi e le realtà straniere più rappresentative della provincia. Ora manca solo il fischio di inizio e poi le vere protagoniste saranno loro: le 16 nazionali che da domenica 11 maggio fino al 15 giugno, giorno della finale al comunale di Azzano San Paolo, si contenderanno la coppa per diventare i campioni di Bergamo.
Bergamondo, intanto, l’inserto de L’Eco di Bergamo dedicato agli immigrati, compie un anno. «In un anno di Bergamondo - dice Andrea Benigni, coordinatore dell’inserto - abbiamo potuto conoscere la realtà di tanti nuovi cittadini che amano il nostro Paese. Purtroppo c’è chi nell’opinione pubblica tende ancora a semplificare il fenomeno dell’immigrazione basandosi su fatti di cronaca nera. Il torneo è l’esempio di come si deve andare al di là di questi luoghi comuni».

(07/05/2008)

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