Un bergamasco a Wimbledon
Si avvera il sogno di Andrea Arnaboldi

È entrato nel tabellone principale battendo Karlovskiy in cinque set. Il tennista pronto alle nuove sfide sul tappeto verde più prestigioso al mondo.

Andrea Arnaboldi è un uomo che sa lottare. Lo ha dimostrato una volta di più giovedì 27 giugno, quando si è conquistato per la prima volta in carriera il tabellone principale del torneo di Wimbledon, battendo al quinto set il russo Evgeny Karlovskiy nell’ultimo turno delle qualificazioni. Ma lo aveva dimostrato già al primo turno sui campi verdi di Roehampton, appena fuori Londra, quando aveva eliminato il britannico Peniston per 8-6 al terzo, o all’ostacolo successivo, quando aveva rimontato un set al giapponese Moriya. Andrea sa lottare, sì, e sa esaltarsi quando arrivano gli Slam.

Il 31enne mancino di Cantù, n. 209 del ranking Atp, che si allena ormai da anni in Bergamasca (allo Sport Più di Zingonia), sembrava avviato verso una comoda vittoria quando si è trovato in vantaggio per due set a zero e di un break nel terzo. Invece il suo avversario ha lasciato andare il braccio e ha invertito l’inerzia del confronto, incamerando terzo e quarto parziale. Tutto rimandato al quinto, dunque, con Andrea che è stato attento ad annullare diverse palle break: nove negli ultimi tre game di servizio. «Ero provato fisicamente - spiega - e non volevo prolungare il match perché sapevo di rischiare. Ho cercato di comandare il gioco e la tattica ha pagato». Dopo tre ore e 22 minuti, ecco staccato il pass per il Tempio. Punteggio: 6-4 6-3 3-6 4-6 6-3.

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