Valdes: «Siamo chiamati a dare
il 110 per cento in ogni partita»

Il miglior voto in pagella, nell'Atalanta che ha battuto domenica il Bari, è stato assegnato dai media proprio a lui, Jaime Andrés Zapata Valdés, cileno ventinovenne, alla suo secondo campionato in nerazzurro. «Mi ha fatto piacere tanta considerazione – ha detto l'attaccante - ma ciò che più conta sono i tre punti conquistati, assai preziosi per la nostra precaria classifica».

Un attimo di pausa per spostare l'argomento sul prossimo impegno di Catania: «Ci attende un campo pieno di insidie anche perché gli avversari ci affronteranno con il morale alle stelle dopo il blitz di Roma, contro la Lazio. Ma per l'Atalanta ogni partita sarà difficile, dal momento che non potremo cedere punti a nessun contendente. Quindi andremo in Sicilia concentrati al massimo alla ricerca di un buon risultato».

Alla domanda se il suo impiego in squadra a intermittenza lo infastidisce, ha risposto senza la minima esitazione: «Entro o esco con assoluta serenità. In altre parole accetto tranquillamente le decisioni di mister Mutti, al quale competono le decisioni del caso. L'importante è il bene della squadra, specie coi tempi che corrono dove, cioè, tutti siamo motivati per evitare la retrocessione. Per questa ragione sia per qualità che per quantità siamo chiamati a dare il centodieci per cento in ogni occasione».

Quando gli si è chiesto il numero di gol che vorrebbe collezionare da qui al termine del campionato ha detto: «Sino a questo momento ne ho realizzati tre, tanti quanti ne ho segnati nell'intera passata stagione. Ovvio che, nelle intenzioni, non sono disposto ad accontentarmi».
A. Z.

© RIPRODUZIONE RISERVATA