Garibaldi fu... trasferito
Storia di una statua errante

Eccoci in piazza Vecchia, anzi in piazza Garibaldi. Nel 1885, quando questa foto è stata scattata, la piazza di Città Alta era infatti dedicata al condottiero dei Mille: al centro c’era la sua statua. È rimasta lì fino ai primi del Novecento, poi è stata spostata in città bassa, al centro della Rotonda dei Mille. Vi raccontiamo la storia del monumento e le polemiche che l’hanno accompagnata.

La fotografia che trovate in questo articolo, pubblicata su Storylab, è stata scattata quando il monumento di Garibaldi – nuovo di zecca – si trovava nel cuore di Città Alta. Tutto iniziò quando, sull’onda del cordoglio suscitato dalla scomparsa dell’«Eroe dei due mondi», il 5 giugno 1882 (Garibaldi era morto due giorni prima) il Consiglio comunale deliberò di innalzargli un monumento commemorativo.La scelta cadde su piazza Vecchia, che già dal 1861 portava il nome di Garibaldi.

Sia la prima sia la seconda decisione furono avversate dai cattolici bergamaschi, tra i quali era viva la polemica nei confronti dell’amministrazione comunale, accusata di anticlericalismo. Ma c’era anche chi non condivideva comunque la scelta, perché per far posto al monumento bisognava rimuovere la fontana, poi smontata e ammucchiata in un cortile di Città Alta.

La statua, alta 3 metri e 30, alla quale lavorarono i fratelli Cesare e Alberto Maironi, spiccò alla fine su un alto basamento con quattro leoni in bronzo ai lati. A quanto pare lo scultore non fu di mano felice perché i leoni, invece di avere un atteggiamento fiero, sembravano dei gattoni. I «micini», così li chiamava la gente. La mattina dell’inaugurazione, il 13 settembre 1885, un buontempone fece trovare davanti alle quattro sculture delle scodelle di latte. Anni dopo, sopite ormai le polemiche (per quelle scodelle si accusarono i cattolici, rei di lesa «garibalditudine»), fu deciso di restituire alla piazza il suo aspetto tradizionale e di riportarvi la fontana.

Garibaldi fu spostato dove si trova ora, al centro della Rotonda dei Mille, con un nuovo basamento. I leoni in bronzo, ritenuti inadeguati per il rinnovato basamento, finirono nei magazzini comunali e anni dopo furono fusi.

La seconda inaugurazione avvenne il 20 settembre 1922. Ma anche in questa occasione qualche polemica ci scappò per le lungaggini del trasferimento. Fu stampata una cartolina satirica, in cui si vede Garibaldi che, stanco di attendere, scende a Bergamo bassa portandosi sulle spalle il blocco del piedestallo.

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