Il fascino del cinematografo
un secolo fa nella piazza sparita

Con questo scatto di Storylab torniamo indietro di un secolo, in una piazza di Bergamo che non esiste più, ma che in passato era luogo prediletto di spettacoli e manifestazioni.

Antico per noi, moderno per i bergamaschi di allora. Questo scatto di Storylab risale al 1902 e ci mostra una delle tante attrazioni che venivano allestite in piazza Baroni, luogo di manifestazioni e spettacoli nel centro della città di ieri. La struttura mobile in legno, con le tende e l’insegna «Cinematografo moderno», ci consegna tutto il fascino degli inizi del «cinématographe», invenzione dei fratelli Lumière che debuttò pochi anni prima di questa foto, nel 1895. Un’invenzione che incuriosiva anche i bergamaschi di allora, a giudicare dal numero di persone che nella foto si vedono in coda per assistere alla proiezione.

E la piazza? Piazza Baroni si trovava nella zona delle Poste centrali, di fronte al complesso della chiesa di San Marco e del vecchio ospedale maggiore, e comprendeva tutto lo spazio tra l’ospedale stesso e il complesso della fiera sul Sentierone. Un grande spazio aperto che, in occasione delle fiere come quella di Sant’Alessandro e di Sant’Antonio, veniva occupato da decine di bancarelle e attrazioni. Verso la fine dell’Ottocento una parte dell’area fu occupata dal teatro Givoli, poi nei primi decenni del Novecento piazza fu quasi completamente occupata da nuovi edifici, tra cui la Casa Littoria (oggi Casa della Libertà, nell’omonimo piazzale), nell’ambito piano di riqualificazione dell’area lasciata libera dalla demolizione dell’ospedale. E così oggi a mostrare l’antica piazza Baroni e a mostrare come era grande restano solo le foto d’epoca.

Su Storylab.it altre foto raccontano come era la vecchia piazza Baroni. Qui sotto uno scatto di inizio Novecento, sempre con le attrazioni.

E qui di seguito uno scatto del 1930 mostra quanto era ampia la piazza.

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