La storia corre lungo il viale
tra la Banca d’Italia e i binari del tram

Una vecchia cartolina ci porta nel cuore della città, in viale Roma. È da qui che all’inizio del Novecento prese il via il progetto di riqualificazione dell’antica Fiera di Bergamo firmato dall’architetto Piacentini.

Un viale, un palazzo elegante e la fermata del tram. Questa vecchia cartolina di Bergamo, condivisa su Storylab.it da Giuliano Rizzi, ci offre lo spunto di raccontare un altro pezzo della storia del centro cittadino. Siamo in viale Roma e l’edificio sulla sinistra è la Banca d’Italia, un edificio importante della storia cittadina perché è stato il primo realizzato all’interno del piano firmato dall’architetto Marcello Piacentini che riqualificò completamente l’area della settecentesca Fiera di Sant’Alessandro, trasformandola come la conosciamo oggi, tra il Sentierone e piazza Dante.

La filiale della «Banca Nazionale» (all’inizio si chiamava così) fu istituita con Regio Decreto il 17 novembre 1860 e avviò la sua attività nel 1861 in via Sant’Orsola, poi con l’esigenza di trovare una sede più idonea nel 1909 l’istituto acquistò un’area nel nuovo centro della città, che stava nascendo grazie al progetto vincitore del concorso nazionale (1907) a firma di Marcello Piacentini. Nel 1911 l’ufficio tecnico della banca aveva già predisposto le planimetrie ed era già stato incaricato Piacentini della definizione dei prospetti e della decorazione. Il palazzo fu costruito tra il 1912 e il 1915.

Nella cartolina d’epoca si vedono anche i binari del tram e si nota che il tracciato si sdoppia: verso Città alta e verso la Rotonda dei mille. Si tratta della linea 1, che collegava il centro alla Funicolare, e della linea 2 che portava all’Ospedale Maggiore (inaugurato nel 1930) passando per le vie Garibaldi e Statuto.

Ecco il confronto tra ieri e oggi, con lo scatto del nostro Beppe Bedolis.

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