Le Mura, gioiello di Bergamo
dalla Serenissima all’Unesco

Le Mura sono il simbolo della città e della sua storia. Da sempre un luogo magico, dove passeggiare in un’atmosfera romantica e ammirare il panorama. Questa fotografia scattata negli anni 30 ci offre lo spunto per parlarne.

Le fortificazioni di Bergamo alta sono tra le più monumentali realizzate dalla Repubblica Veneta ed erano l’estremo sistema difensivo della Serenissima ad Occidente, mentre ad Oriente il presidio era affidato alla fortezza di Famagosta, nell’Isola di Cipro. Dall’Ottocento, dopo che spalti e baluardi furono sistemati con le aree verdi, le Mura sono il luogo privilegiato del passeggio. Anche le due persone riprese in questa fotografia, scatta presumibilmente negli anni 30 del Novecento, hanno tutta l’aria di apprezzare la bellezza di questo balcone affacciato sulla pianura. Quando l’abbiamo vista suStorylab ci ha colpito per l’atmosfera magica che circonda i due protagonisti dallo scatto, un’atmosfera che anche oggi avvolge chi cammina lungo le Mura: nella città in costante cambiamento, questo tesoro della storia di Bergamo rimane intatto.

Dal 2007 il Comune di Bergamo ha avviato un percorso per inserire le Mura e altre fortificazioni di difesa veneziane realizzate da Bergamo a Cipro tra il XV e il XVII secolo nella lista del Patrimonio mondiale Unesco. Fin dall’inizio la Città di Bergamo è stata capofila del progetto, al quale oggi partecipano le città italiane di Peschiera del Garda, Palmanova, Venezia e Chioggia e, tramite i loro Ministeri della Cultura, la Croazia ed il Montenegro, con le città, rispettivamente, di Curzola, Sebenico e Zara e di Castelnuovo e Cattaro.

In attesa che il percorso si concluda, sperando di poter festeggiare il traguardo Unesco, le Mura continuano a regalare ai bergamaschi e ai tanti turisti tutta la loro bellezza, preservata anche da Orobicambiente onlus con frequenti e accurati interventi di pulizia, come si vede nella fotografia di questo articolo, scattata il 16 gennaio 2016.Splendide anche le porte che si aprono nel perimetro delle Mura: ad eccezione della porta Sant’Agostino, prendono tutte il nome da chiese vicine demolite per far posto alla fortificazione. Su tutte le porte campeggiava il leone di San Marco, simbolo della Repubblica Veneta, e da ciascuna partiva un’importante via di raccordo con le città vicine: da porta Sant’ Alessandro la strada che collegava Bergamo con Lecco e Como, da porta San Lorenzo la strada per i paesi d’Oltralpe, da porta Sant’Agostino la strada che collegava Bergamo con la città lagunare e da porta San Giacomo (la più elegante con il suo rivestimento in marmo bianco) la strada per Milano.

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