A Italia primato mondiale Unesco, 59 beni iscritti, 32 candidati

(ANSA) - ROMA, 17 APR - La nostra Penisola nel 2023 "conferma il primato nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco (l'agenzia delle Nazioni Unite che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura) con 59 beni iscritti e 32 candidati all'iscrizione", avendo, tra l'altro, "ottenuto il riconoscimento di 20 riserve della biosfera, 11 geoparchi e 19 patrimoni culturali immateriali". A renderlo noto l'stat, nell'undicesima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes).

Tutte le regioni d'Italia, recita il documento presentato oggi, a Roma, "sono rappresentate con più di un elemento nei diversi inventari dell'Unesco", e "si contano inoltre cinque nuove iscrizioni nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici e delle pratiche agricole tradizionali del ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste".

Nel 2022, poi, rileva l'Istat, "le strutture espositive aperte al pubblico (musei, monumenti, siti archeologici) sono 1,46 ogni 100 km2, un valore sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente e ancora inferiore a quello del 2019 (1,62)".

Il Rapporto mette in luce come "l'indicatore, che a livello regionale è ponderato con il flusso dei visitatori, presenta il valore più alto nel Lazio (6,13), seguito a molta distanza da Campania e Toscana (fra 3 e 3,50), Veneto e Lombardia (fra 1,50 e 2)", però "nella maggior parte delle regioni i valori sono ancora inferiori a quelli del 2019, con avanzamenti significativi soltanto in Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, Umbria e Abruzzo (oltre il 20% in più)", invece, "Marche, Puglia e Basilicata appaiono, invece, le regioni più lontane dal pieno recupero dei livelli del 2019" (prepandemici), si legge, infine.

(ANSA).

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