DL Aiuti quater, Arera: “Specificare data per clienti vulnerabili”

Quotidiano Energia - L’Arera concorda con le misure previste dal DL Aiuti quater (attualmente all’esame del Senato per la conversione in legge) in tema di fine tutela gas e vendita del gas stoccato da parte del Gse.


Sul primo punto l’Autorità chiede però di “uniformare esplicitamente” alla nuova scadenza del 10 gennaio 2024 “anche la data di efficacia delle condizioni di fornitura a favore dei clienti vulnerabili che il decreto legge 9 agosto 2022, n. 115, convertito con modificazioni dalla legge 21 settembre 2022, n. 142, fa decorrere proprio dal termine di rimozione del servizio di tutela (articolo 2, comma 2bis)”.

Il tema è affrontato nella memoria 648/2022 approvata dal Collegio martedì.

Va ricordato che in attesa dello slittamento della conclusione del regime amministrato dei prezzi gas per i clienti domestici, più volte invocato dallo stesso Regolatore, quest’ultimo aveva avviato a metà ottobre il procedimento per definire le modalità del passaggio, occupandosi contestualmente anche della questione vulnerabili.

Per l’Arera l’allineamento del fine tutela di gas ed elettrico al gennaio 2024 “appare porsi in linea con quanto disposto dalla legge 4 agosto 2017 n. 124 (cd. ‘legge concorrenza’) che, coerentemente con le direttive comunitarie in materia, ha definito un percorso graduale per la piena liberalizzazione dei settori dell’energia elettrica e del gas naturale finalizzato, tra l’altro, alla creazione di un mercato interno dell’energia e al coinvolgimento attivo del cliente finale nelle dinamiche del mercato, mantenendo un assetto di tutele specifico per i clienti finali di piccole dimensioni”.

Venendo invece al gas stoccato dal Gse nell’ambito del servizio di ultima istanza (per il quale il Governo aveva stanziato fino a 4 mld €), il DL Aiuti quater sposta dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023 il termine finale per la vendita di tale gas e dal 20 dicembre 2022 al 15 aprile 2023 il termine per la restituzione da parte del Gestore delle risorse trasferite.

L’Autorità condivide entrambe le disposizioni.

Nel primo caso, rimarca la memoria, il differimento è finalizzato a far sì che la vendita avvenga “prevalentemente, nel corso del primo trimestre del 2023, quando si registreranno le temperature più rigide con conseguenti maggiori richieste di gas da parte delle famiglie per soddisfare le esigenze di riscaldamento”.

Nel secondo caso, conclude l’Arera, la proroga è legata proprio all’allungamento del termine per la cessione del gas stoccato ed è “comunque, da considerarsi favorevolmente, in quanto, in assenza della medesima, si sarebbe, verosimilmente, resa necessaria un’anticipazione finanziaria a carico dei consumatori delle somme occorrenti, da restituire poi a chiusura della stagione invernale”.

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