Governo: Enpa, tutela della fauna e rinnovabili con criterio

(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Difesa della 157/92, la legge che nel nostro Paese tutela la fauna selvatica e disciplina l'attività venatoria, giro di vite contro il bracconaggio e potenziamento delle rinnovabili, nel rispetto dell'ambiente e della biodiversità. Sono le richieste che l'Ente Nazionale Protezione Animali indirizza a Gilberto Pichetto Fratin in occasione del voto di fiducia cui è atteso l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni.

"In Italia - osserva Enpa - non c'è un "allarme fauna". C'è, invece, un problema bracconaggio; una piaga che non si riesce a debellare a causa dei controlli insufficienti sul territorio e delle sanzioni irrisorie. Enpa chiede al ministro sostenere l'inasprimento delle pene per i reati di bracconaggio attraverso una riforma dell'articolo 727 bis del Codice Penale".

Nel settore delle rinnovabili, prosegu la ong, "è indubbio che le energie alternative giocano un ruolo chiave nella decarbonizzazione e nel contrasto ai cambiamenti climatici, ma è altrettanto vero che gli impianti non devono danneggiare né l'ambiente (con la sottrazione di terreni agricoli) né la biodiversità (migliaia di uccelli vengono uccisi dalle pale eoliche). Insomma, rinnovabili sì ma con criterio".

Per Enpa "è fondamentale che su temi ambientali e faunistici sia adottato un approccio organico e scientifico. Una visione d'insieme che manca ormai da tempo. Per questo accogliamo come un segnale positivo il ritorno del Ministero dell'Ambiente che era stato soppresso dal governo Draghi in nome della mera transizione energetica. In tale circostanza la forma è sostanza: cancellando l'ambiente dalla denominazione del Ministero, l'esecutivo lo ha di fatto cancellato dall'agenda politica".

(ANSA).

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