Rifiuti: iniziative Ms5 contro nuovo gassificatore a Empoli

(ANSA) - EMPOLI (FIRENZE), 02 DIC - M5s si dice fermamente contrario alla costruzione di un gassificatore dei rifiuti a Empoli (Firenze) e annuncia iniziative, una interrogazione in Regione Toscana e un'interpellanza alla Camera al ministro Pichetto Fratin. Il Movimento 5 Stelle critica sia la realizzazione sia "il processo partecipativo" e ne dà conto in una nota del capogruppo in Consiglio Regionale, Irene Galletti, e del deputato, Andrea Quartini. I due spiegano le ragioni della loro contrarietà sotto vari profili, parlando di "ennesimo esempio di politica autoreferenziale che continua a imporre al territorio e ai suoi abitanti impianti, strutture ma soprattutto scelte politiche ed economiche molto impattanti e senza un serio coinvolgimento della popolazione" mentre "tutto viene portato avanti con la supponenza di chi crede di essere sempre dalla parte giusta, limitandosi a interagire quel tanto che basta con la popolazione solo per mera formalità". "Che questo accada nella Regione che ha una delle migliori leggi sulla partecipazione - chiosa Galletti - è semplicemente vergognoso, verificheremo con un'interrogazione urgente che siano pienamente rispettate tutte le norme che garantiscono la sicurezza e la salute delle persone". Il deputato Quartini sulla vicenda ha presentato un'interpellanza urgente all'attenzione del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. "La gassificazione è un processo assimilabile all'incenerimento - afferma Andrea Quartini, che è medico - Si parla di un impianto che costerà 400 milioni, occuperà 20 ettari di terreno agricolo per un'opera che in realtà non ha niente di circolare perché la stessa produzione di combustibile è specificamente esclusa dalla definizione e dal concetto stesso di riciclo. Pertanto la definizione di distretto circolare è, a nostro avviso, ingannevole e inadeguata". "Oltretutto - aggiunge Quartini - l'ipotesi che si tratti in realtà di una forma di incenerimento è supportata dal fatto che nel processo si avrà anche la produzione di sostanze solitamente correlate a tale processo, come granulato inerte vetrificato, fanghi classificabili come rifiuti pericolosi, l'emissione di sostanze acidificanti. Le rassicurazioni generiche e l'assenza di un percorso trasparente e partecipativo, nonché la mancanza di fatto di una Valutazione di impatto ambientale (Via), ci convincono che non esistano i requisiti minimi per poter prendere in considerazione la realizzazione dell'opera". (ANSA).

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