Siccità: gli interventi di Veneto, Piemonte e Basilicata

Quotidiano Energia - “Abbiamo creato un collegamento fra uno dei territori più ricchi d’acqua del Veneto e località dove l’acqua dolce, potabile, è merce rara. Lo abbiamo fatto con un progetto avveniristico che ha anticipato tante tematiche legate all’emergenza siccità”.

Ad annunciarlo è il presidente Luca Zaia illustrando l’avanzamento dei cantieri per la realizzazione di una tratta idrica da 150 km tra le province di Padova e Rovigo.

Il 20 aprile “il cantiere ha iniziato la fase più delicata, l’attraversamento del fiume Po” con tecnica no dig (trenchless) “ed entro qualche settimana sarà concluso” il progetto complessivo che prevede l’interconnessione tra la centrale di Ponte Molo e il Savec (Schema acquedottistico del Veneto centrale).

Si tratta di “un’infrastruttura dalle grandi capacità che abbiamo finanziato per 2,8 mln € con il piano del commissario per l’emergenza idrica 2022”, conclude Zaia.

Annunci sul settore acqua sono stati fatti anche dalla Basilicata grazie alla sottoscrizione di un accordo sulla gestione delle risorse idriche con la Puglia.

“Siamo davvero soddisfatti per una firma storica che avvia un percorso verso la definitiva risoluzione di una partita aperta da troppo tempo”, commenta il presidente Vito Bardi.

Nello specifico, “abbiamo approvato gli aggiornamenti della componente ambientale della tariffa acqua e certificato i volumi che dalla Basilicata sono stati ad oggi erogati in favore della Puglia, sui quali sarà applicata la tariffa dovuta, determinando con certezza il credito maturato dalla Regione Basilicata”.

Infine, “grazie a queste risorse che andiamo a recuperare potremo applicare in prospettiva anche alla risorsa idrica quanto abbiamo già fatto per il ‘gas gratis a tutti i lucani’. Dopo il gas l’acqua e, in prospettiva, l’energia elettrica, con la nostra proposta sulle rinnovabili all’attenzione del ministro Pichetto Fratin”, conclude Bardi.

Proprio il titolare del Mase è intervenuto venerdì a Torino in occasione di una riunione straordinaria della Giunta piemontese dedicata al tema siccità.

Secondo le stime dei consorzi irrigui in questo territorio si calcolano danni per 60-80 milioni di euro causati dalla mancanza di acqua e per questo motivo la Regione  ha chiesto al Governo 10 mln € per interventi su rete e autobotti.

Inoltre, è stato analizzato un piano straordinario da quasi 500 mln € (di cui 300 da Pnrr), già avviato dalla Regione, a cui si aggiunge la pianificazione di cinque nuovi invasi del valore complessivo di un miliardo di euro.

Infine, l’interlocuzione con il Mase su progetti innovativi di raccolta e gestione dell’acqua, oltre alla richiesta di un fondo di garanzia sulle coperture assicurative per gli agricoltori e l’aggiornamento dei criteri per derogare al deflusso minimo vitale dei fiumi e dei laghi.

Il ministro Pichetto, si legge nella nota della Regione Piemonte, ha dichiarato che questo territorio “è la realtà d’Italia che ha sofferto di più e ha avuto le minori precipitazioni in assoluto a livello nazionale. È la situazione più grave del Paese. Questo impone una serie di considerazioni sia per quanto riguarda il servizio idrico sia per quel che concerne la stagione irrigua agricola alle porte. È noto che in Italia la dispersione negli acquedotti raggiunge il 40%, un livello insostenibile. Questo è dovuto anche alla presenza eccessiva di enti gestori: 2391 classificati in tutto il Paese. L’Italia è una nazione moderna, ha l’esigenza indifferibile di razionalizzare il numero dei gestori della risorsa idrica e di utilizzare tecnologie sempre più moderne, anche nel campo della ripartizione. Si tratta di impegnare investimenti ingenti che tanti piccoli gestori non sono in grado di affrontare”.

Sul fronte irriguo, ha proseguito il ministro, “serve coordinare sulla poca acqua a disposizione e creare le condizioni perché si possano fare quegli investimenti necessari per una gestione più oculata e corretta del sistema”. Insieme agli altri dicasteri e alla cabina di regia nazionale “faremo le valutazioni necessarie per affrontare al meglio e nel più breve tempo possibile i problemi che mi sono stati oggi rappresentati”.

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