Sicurezza nei porti italiani, nuova sfida per gli ormeggiatori

(ANSA) - OLBIA, 24 MAG - C'è uno stretto legame fra il servizio di ormeggio e la sicurezza della navigazione in ambito portuale. E' quanto emerso a Olbia, nell'ambito dell'assemblea itinerante dell'Associazione nazionale dei gruppi ormeggiatori e barcaioli dei porti italiani (Angopi) dove è stato anche riconosciuto il contributo dato dal nuovo Regolamento dell'Ue sui servizi portuali per l'efficienza negli scari marittimi..

Durante i lavori è stato sottoscritto il rinnovo del protocollo tecnico di intesa fra il comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e l'Angopi per la disciplina delle attività di supporto alla gestione delle emergenze in mare.

L'appuntamento ha rappresentato un momento di riflessione sul futuro dell'Unione europea, in una fase particolarmente delicata della sua storia. L'evento - a cui hanno partecipato il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia costiera, ammiraglio Nicola Carlone, il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri e la direttrice generale del Mit Patrizia Scarchilli - è stato il primo appuntamento pubblico organizzato dalla categoria degli ormeggiatori successivo all'approvazione delle modifiche delle disposizioni contenute nel Regolamento europeo per l'esecuzione del codice della navigazione, riferite al servizio di ormeggio.

Come sottolineato dal presidente Angopi, Paolo Potestà, "il novellato articolato è nel complesso finalizzato a migliorare la professionalità degli ormeggiatori, segnando un vero e proprio salto culturale rispetto al passato e consentendo di svolgere in modo sempre più adeguato il delicato compito istituzionale loro assegnato". (ANSA).

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