Urso, spostare i fondi del Pnrr sulle materie prime critiche

(ANSA) - ROMA, 30 MAG - "Senza un'autonomia vera sulle materie prime critiche, anche la transizione all'elettrico potrebbe riservarci rischi gravissimi, passando dalla subordinazione alle fonti fossili dalla Russia a una ancora peggiore subordinazione alle materie prime dalla Cina". Per questo "nella rinegoziazione in corso del Pnrr, siamo fiduciosi di poter orientare in modo più efficace le risorse europee già stanziate e quelle del RePower Eu, verso interventi che contribuiranno davvero, da subito, al raggiungimento degli obiettivi energetici e di sostenibilità ambientale". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a un convegno di Withub a Roma sul mercato energetico in Europa.

"Vogliamo costruire insieme - ha aggiunto Urso - una strategia industriale che ponga particolarmente attenzione alla resilienza delle filiere e alla sicurezza dell'approvvigionamento delle materie prime necessarie alla riconversione. Alla nuova era industriale ecologica e digitale.

L'altro giorno, al Consiglio Competitività, la Commissione europea ci ha ricordato che il bisogno di litio nei prossimi vent'anni aumenterà di 42 volte. Da qui al 2030 il fabbisogno di materie prime critiche necessarie per la tecnologia digitale aumenterà di 4 o 5 volte rispetto ad oggi".

"Per questo - ha concluso il ministro -, dobbiamo spostare risorse da capitoli e da obiettivi che difficilmente potranno essere raggiunti da qui al 2026, a capitoli che servono di più a sostenere la transizione ecologica e digitale, e soprattutto che siano realizzabili davvero in un tempo così ristretto come quello che imporne il Pnrr". (ANSA).

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