L'alimentazione
del pesce rosso

Una delle principali cause della morte prematura del pesce rosso è un'alimentazione sbagliata. Chi di noi non si è dilettato almeno una volta nella vita a regalare al nostro beniamino una mollica di pane o una punta di formaggio?

Una delle principali cause della morte prematura del pesce rosso è un'alimentazione sbagliata. Chi di noi non si è dilettato almeno una volta nella vita a regalare al nostro beniamino una mollica di pane o una punta di formaggio?

Direi tutti, convinti di fargli in piacere. In realtà abbiamo attentato al suo benessere, perché questi alimenti rappresentano dei veri e propri veleni per l'organismo. In natura il pesce rosso è onnivoro e pertanto la sua dieta deve essere il più completa possibile, se vogliamo che cresca sano e robusto e non sopravviva per qualche mese e poi muoia.

Per poter garantire la sua vitalità deve mangiare nelle giuste dosi proteine e carboidrati e, per migliorare la digestione, anche dei vegetali. In commercio ci sono diverse tipologie di mangime, ma non fatevi ingannare da quelle che costano poco, perché quasi sempre sono di qualità scadente.

Io preferisco acquistare il mangime nei negozi di acquariofilia e non al supermercato, per il fatto che alcune marche che producono ottimi prodotti, non sono vendute dalla grande distribuzione e poi perché, in caso di bisogno, posso chiedere consigli sul mantenimento dei pesci a persone esperte.

È fondamentale avere in casa almeno due-tre differenti tipi di mangime per poter variare l'alimentazione e somministrare la dose di proteine, carboidrati e verdure in percentuali diverse I mangimi sono venduti in granuli, pastiglie, scaglie e pellet; i contenitori devono essere ben conservati, e consumati entro tre mesi, altrimenti potrebbero perdere le proprietà nutritive.

Non dimenticate il barattolo al sole, sul davanzale o sul terrazzo, ma riponetelo sempre in un luogo asciutto e chiuso. Ma non ci sono solo i preparati: questi sono necessari per nutrire il pesce rosso e costituiscono le fondamenta della sua alimentazione, ma è importante integrare la dieta con qualcosa d'altro.

La soluzione migliore è la verdura bollita (funzionale a migliorare la digestione), scegliendo tra zucchine, piselli e broccoli, il tutto ovviamente in modiche quantità. E non preoccupatevi che non piaccia, sarà sufficiente introdurla in acqua e sarà inghiottita in pochi istanti.

Infine non dovrebbe mai mancare nella sua alimentazione il cibo vivo, se si ha a cuore la salute del nostro amico; è un argomento spinoso, che piace a pochi e quando lo consiglio, mi sento rispondere «non riesco a dare cibo vivo, mi sembra una crudeltà».

Posso essere d'accordo, ma è altrettanto crudele tenere un pesciolino con delle esigenze precise e fare finta di nulla. Tra i cibi «vivi» si possono offrire le dafnie, ricche di fibre e sali minerali, che stimolano l'intestino e l'artemia salina, un minuscolo crostaceo, riprodotto per alimentare i pesci d'acquario, che apporta grassi e proteine.

Per saperne di più, rinnovo il consiglio di recarvi in un negozio di acquariofilia, dove troverete tutte le informazioni a riguardo e scoprirete ancora una volta che il solo mangime del barattolo non è sufficiente. Vi auguro buona consapevolezza.

Marco Bergamaschi

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