Roma, 17 gen. (Apcom) - L'aumento degli immigrati incide
negativamente sulla qualità della scuola pubblica. È la tesi
sostenuta in uno studio realizzato da due economisti della Banca
d'Italia, Davide Dottori e I-Ling Shen, su 'Immigrazione poco
qualificata e l'espansione della scuola privata'. "Un maggior
numero di immigrati - affermano i due ricercatori - riduce la
qualità media della scuola pubblica, aumentando il numero di
studenti iscritti i cui genitori contribuiscono meno al
finanziamento". Un trend comune, tuttavia, a tutti i paesi Ocse
con maggiore partecipazione privata al finanziamento scolastico,
in particolare gli Usa.
"Il sistema scolastico - spiega il working paper pubblicato da
Via Nazionale - deriva dall'equilibrio tra le scelte delle
famiglie e la politica scolastica del governo, descritta dal
livello di tassazione e di spesa, e determinata attraverso il
voto dei cittadini. L'immigrazione influenza il sistema
scolastico sia attraverso gli effetti sulla base fiscale sia
aumentando la congestione nella scuola pubblica".
I genitori, infatti, "scelgono sia il numero di figli sia se
iscriverli alla scuola pubblica o privata sulla base della
qualità dell'istruzione ricevuta e dei costi sostenuti". Si
ipotizza quindi che "la qualità dell'istruzione dipenda
direttamente dalla spesa pro-capite, ovvero dal rapporto tra
risorse raccolte attraverso la tassazione e numero di alunni
nella scuola pubblica. Un genitore che scelga la scuola privata
voterà per una tassazione minore in quanto non gode dei benefici
della scuola pubblica". Per questo, "se un numero sufficiente di
genitori sceglie la scuola privata, le risorse per la scuola
pubblica diminuiranno poichè crescerà la quota dell'elettorato
che non vi vuole allocare risorse".
In questo contesto, sottolineano gli economisti, "un maggior
numero di immigrati riduce la qualità media della scuola
pubblica, aumentando il numero di studenti iscritti i cui
genitori contribuiscono meno al finanziamento. Inoltre, non
avendo diritto di voto, non sono in grado di influenzare la
maggioranza verso un aumento delle aliquote". A fronte della
minore spesa media, "aumentano gli incentivi dei cittadini più
ricchi a scegliere la scuola privata"