Tv/ Mori: Celentano avrebbe da dire, ma preferiscono stia zitto

Tv/ Mori: Celentano avrebbe da dire, ma preferiscono stia zitto "Come produttrice ho sempre avuto vita difficile in Rai"

Roma, 22 nov. (Apcom) - "È una disgrazia per gli spettatori, sarebbe meglio che in tv tornasse Adriano Celentano, non io. Adriano avrebbe molto da dire, ma preferiscono che stia zitto". Così Claudia Mori in merito al mancato ritorno del cantautore in Rai, azienda con la quale rivela di avere un rapporto non facile come produttrice. " "I film della serie dovevano essere sei, poi sono stati tagliati, ne ho salvati quattro", dice al settimanale 'Tv Sorrisi e Canzoni', in edicola domani, in merito alla nuova serie di film tv che hanno per tema la violenza delle donne. A tagliare è stato "il direttore di Raiuno Mazza. Trovava le storie troppo forti per il suo pubblico, ma se uno continua a dare ai telespettatori sempre la stessa pappa. Gli ascolti delle mie fiction dovrebbero essere una garanzia, - continua - ma non è così. Ora Fabrizio Del Noce a Rai Fiction forse è più coraggioso di Agostino Saccà, che non era d`accordo quando ho fatto la fiction su Franco Basaglia, troppo forte secondo lui. Però Del Noce era direttore di Raiuno e l`abbiamo fatta. Quella fiction - prosegue - ha vinto tantissimi premi in Italia e all`estero, eppure io ho sempre una vita difficile in Rai. Mi piacerebbe produrre per Mediaset, ho portato un paio di progetti ma non erano nella loro linea editoriale, loro non puntano sui temi sociali, a parte casi come 'Il capo dei capi'".Sul suo lavoro di produttrice sostiene: "Ho fatto sempre fiction di successo con budget inferiori a quelli che la Rai dà ad altri produttori, non so perché, ma lo intuisco. Forse devono lievitare altri budget. Io - continua Mori - vorrei solo essere trattata come altri. Poi faccio comunque tutto e spesso devo metterci anche dei miei soldi".Sul suo futuro televisivo svela: "Con il direttore di Raidue Massimo Liofredi stiamo lavorando a un programma con Mara Maionchi, è una cosa che ricorda il vecchio 'Odeon' di Brando Giordani e Minoli".

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