Scontri a Roma, Maroni:no a scarcerazioni. Alfano invia ispettori

Scontri a Roma, Maroni:no a scarcerazioni. Alfano invia ispettori Anm: Indebita interferenza. Guardasigilli: No sindacalismo esasperato

Roma, 18 dic. (Apcom) - Il ministro dell'Interno "rispetta ma non condivide" la decisione dei magistrati di scarcerare i giovani fermati negli scontri di martedì scorso, quello della Difesa concorda e accusa "la sinistra di un riflesso pavloviano" nell'accreditare la tesi degli 'infiltrati', quello della Giustizia invia gli ispettori negli uffici giudiziari di Roma. Con le affermazioni di Roberto Maroni, Ignazio La Russa e Angelino Alfano non si spegne la polemica sulla scarcerazione dei manifestanti il cui fermo era stato convalidato. Anzi, si apre ancora un altro fronte con l'Anm che parla di "un'indebita interferenza" da parte del Guardasigilli.In Senato il titolare del Viminale, che riferisce sulla giornata di violenze nel pieno centro di Roma, bolla come "illazioni offensive" le ipotesi di 'infiltrati' tra le forze dell'ordine e teme che la decisione delle toghe possa dare "ai violenti la possibilità di reiterare" le loro gesta. Il calendario delle proteste prevede per mercoledì prossimo una nuova manifestazione in concomitanza con il via libera definitivo, al Senato, alla riforma Gelmini. Intanto Alfano ha motivato la sua decisione con la necessità di accertare "con urgenza la conformità formale e sostanziale" della scarcerazione. In serata il ministro ha ribattuto alle preoccupazioni dell'Associazione nazionale magistrati: "Mi permetto di invitare l'Anm a non profondersi nè trincerarsi in un sindacalismo esasperato che porta a difendere magistrati sempre e comunque, io devo stare dalla parte di tutti i cittadini".

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