Battisti/ Lula decide ma il caso si trascinerà ancora per mesi

Battisti/ Lula decide ma il caso si trascinerà ancora per mesi Fra Supremo, appelli e nuovo governo; e in Brasile è estate

Roma, 31 dic. (TMNews) - Non finirà oggi la telenovela Italia-Brasile su Cesare Battisti. Il presidente (ancora per poche ore) brasiliano Luis Ignacio Lula da Silva oggi, ormai è chiaro, annuncerà che non concede l'estradizione all'Italia bensì l'asilo politico all'ex terrorista rosso, condannato in patria a 4 ergastoli per altrettanti omicidi. Ma non è l'epilogo di questa vicenda che si trascina ormai da oltre un anno, rimpallata fra governo e Tribunale Supremo. Infatti Lula presenterà istanza per il mantenimento di Battisti in Brasile e la richiesta dovrà ancora essere rivalutata dagli undici giudici del Supremo, ove l'Italia intende presentare un nuovo appello.E non basta, ci sono altri due fattori in gioco: primo, è piena estate in Brasile, come se fosse l'inizio di agosto in Italia, le attività istituzionali sono a zero e il Supremo tornerà operativo solo in febbraio. Inoltre il paese è a metà del guado: Lula conclude il suo mandato stanotte, la nuova presidente Dilma Rousseff si insedierà poi e deve ancora completare la rosa dei suoi ministri.Nel contestare la probabile decisione di Lula, ieri Nabor Bulhoes, legale che rappresenta il governo italiano nella causa sull'estradizione, ha spiegato a TM News che presenterà un nuovo appello al Supremo: "E' anzi fatale che si andrà avanti, ma per dire come e in quali modi aspettiamo di leggere, nel caso, le motivazioni che accompagneranno la richiesta di mantenimento di Battisti in Brasile".(segue)

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