Thyssen/ Camusso: Vita lavoratore non si sacrifica per profitto
Roma, 16 apr. (TMNews) - "Questa sentenza dice una cosa
precisa: la vita di un lavoratore non si può trasformare in
profitto. Non so se sia una decisione storica, so che è la prima
volta che un amministratore viene condannato per omicidio
volontario. Non era mai successo". Lo afferma, in una intervista a 'Repubblica, la segretaria della Cgil Susanna Camusso commentando la sentenza sul rogo alla Thyssen.
"Viene così respinta - continua la sindacalista - l'idea che per
conseguire il profitto si possano sacrificare le condizioni di
sicurezza dei lavoratori" contro "una deriva culturale che porta a sostenere che nelle aziende si possa fare a meno dei diritti".
In questo fenomeno, sottolinea la Camusso, c'è una "corresponsabilità del governo nell'aver creato un clima, un
atteggiamento culturale in cui si ritiene che i diritti non
siano connaturati al lavoro".