Crisi/ Berlino ipotizza rinvio vertice Ue, trattative bloccate

Crisi/ Berlino ipotizza rinvio vertice Ue, trattative bloccate FTD: ieri Merkel ne ha parlato con Sarkozy.Borse giù,Milano -2,7%

Berlino, 20 ott. (TMNews) - Con le trattative che sarebbero allo stallo tra alcuni paesi dell'area euro, ora si potrebbe profilare un nuovo rinvio del vertice europeo previsto domenica, da cui sono attese nuove energiche misure contro la crisi sui debiti pubblici che sta minando anche il comparto bancario. A orientarsi in tal senso sarebbe il governo della Germania, riportano due diversi quotidiani tedeschi, tra cui il Financial Times Deutschland secondo cui la cancelliera Angela Merkel avrebbe discusso di questa possibilità ieri nell'improvvisato vertice a francoforte con il presidente francese Nicola Sarkozy. Sulla stessa linea anche Die Welt, che parla di negoziati bloccati.Del resto non sarebbe il primo rinvio del summit, ma già il secondo visto che era previsto a inizio settimana ed era stato spostato, su pressioni proprio di Francia e Germania, per darsi più tempo nel cercare un accordo sulle nuove misure anti crisi. Ora, secondo il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble vi sarebbe "accordo totale" tra Francia e Germania, ma questo non costituisce ancora "una soluzione europea", anzi. Di fatto Schaeuble ha smentito indiscrezioni di stampa che da ieri parlavano di dissidi tra le due maggiori economie dell'area euro, e suggerito che le divergenze di vedute - precedentemente riferite anche dal ministero delle Finanze tedesco - riguarderebbero altri paesi.Francia e Germania "hanno una responsabilità sul pilotaggio dell'Europa - ha dichiarato Schaeuble - ma questo non sostituisce i negoziati dei 17 paesi" dell'area euro. In ballo c'è la questione di potenziare il fondo europea salva stati - lo European Financial Stability Facility - tramite il ricorso alla leva finanziara, e su questo "non c'è una posizione comune" europea al momento, ha detto il ministro tedesco. Precedenti indiscrezioni di stampa avevano ipotizzato sia disaccordi sulla portata del ricorso alla leva finanziaria del Efsf, sia sul suo ruolo nel sostenere titoli di Stato dell'area euro sotto tensione. A tarda seduta le Borse europee tornano ad accusare netti cali, a Milano il Ftste-Mib cede il 2,73 per cento, Londra segna un meno 0,84 per cento, Parigi meno 2 per cento, Francoforte meno 1,37 per cento. Dopo alcune fluttuazioni l0'euro cede in parte a 1,3717 dollari.Il tutto mentre è entrata nel vivo la fase più calda di una settimana cruciale. Oggi la Grecia deve ratificare le misure di austerità supplementari pretese da Ue e Fmi per versarle una nuova tranche di aiuti, senza i quali sarebbe al crack. La maggioranza di governo socialista ha un margine limitato a 4 voti, e intanto il paese è nuovamente preda di proteste e tensioni con 48 ore di sciopero generale che nella capitale per la seconda giornata consecutiva hanno avuto risvolti violenti. Da notare che vi sono stati scontri fisici anche tra diverse componenti dei manifestanti, in particolare tra manifestanti dell'area comunista e frange di black block.Intanto fonti dell'Ue hanno riferito che il rapporto completo della troika dei tecnici di Ue, Bce e Fmi sulla Grecia è stato regolarmente consegnato, ieri, agli altri paesi dell'area euro. E' sulla base di questa relazione che devono decidere sul versamento della nuova tranche di aiuti. Domani si terrà una riunione straordinaria dei ministri delle Finanze dell'Eurogruppo, sabato si proseguirà con l'Ecofin, il consiglio tra tutti i ministri dell'Ue a 27, per culminare domenica, quando si terrà il vertice tra capi di Stato e di governo. Per parte sua il Fmi sta valutando ancora la questione, ha riferito un portavoce, e la decisione sugli aiuti dovrebbe intervenire a inizio novembre.Oggi Barroso ha lanciato un pressante appello affinché si raggiunga un compromesso. Ieri, all'avvicinarsi del summit di domenica, Sarkozy aveva improvvisamente deciso di recarsi a Francoforte, dove si trovava la Merkel per una cerimonia della Bce. Ne è scaturito un inconsueto vertice Francia-Germania-Bce più Commissione europea, c'era anche il presidente Jose Manuel Barroso, e Fondo monetario internazionale, perché a Francoforte era presente anche la direttrice Christine Lagarde.

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