Crisi economia; Fmi-Ocse:Ora paradisi fiscali sono inaccettabili
Roma, 19 feb. (Apcom) - La crisi mondiale ha reso "ancor più
inaccettabili i paradisi fiscali", ora che i governi devono
battere cassa tra i contribuenti per reperire le risorse
necessarie uscire dalla tempesta finanziaria ed economica. Lo ha
affermato il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, durante
una conferenza stampa congiunta con il direttore del Fondo
monetario internazionale, Dominqie Strauss-Kahn, per l'apertura
del forum globale sulla concorrenza ospitato dall'Ocse a Parigi.
Nei giorni scorsi Strauss-Kahn aveva affermato che la questione
dei paradisi fiscali andava affrontata "a colpi di dinamite".
Oggi, interpellato sul questa vicenda il direttore dell'Fmi ha
affermato che è necessario "andare più in là sulla trasparenza.
Penso che a livello mondiale ci sia una significativa
consapevolezza sul fatto che nessuna area dovrebbe restare fuori
dalla portata della vigilanza finanziaria - ha detto - a
cominciare dalle questioni fiscali".
Gurria si è poi soffermato sul contesto generale in cui ora si
inerisce questa annosa polemica. "La situazione di bilancio dei
paesi è drammaticamente cambiata - ha detto - stanno aumentando i
deficit e i debiti pubblici, per uscire da questa situazione i
governi stanno chiedendo ai contribuenti di compensare gli
aumenti di fabbisogno. Quindi la questione dell'avere nel mondo
paradisi fiscali, in cui si tollera l'evasione o perfino attività
anche più gravi, sta diventando sempre più inaccettabile. C'è un
crescendo del coro di voci contro i paradisi fiscali".