Clima; Inverno 2009 in top ten più piovosi degli ultimi 2 secoli
Roma, 5 mar. (Apcom) - L`inverno 2009 entra nella top ten dei più
piovosi degli ultimi due secoli e provoca evidenti sconvolgimenti
nelle coltivazioni Made in Italy. Lo sottolinea la Coldiretti
riferendosi alle analisi preliminari dell`Isac-Cnr, che hanno
riscontrato nell`inverno 2009 precipitazioni superiori del 59%
rispetto alla media del periodo 1961-1990. Con le precipitazioni
dell`inverno 2009 che si sino sono collocate al nono posto dal
1800, nei grandi laghi italiani, come quello di Garda a Peschiera
e quello Maggiore a Sesto Calende, il livello idrometrico ha
raggiunto il massimo storico del periodo.
Per effetto dell`inverno anomalo sono crollate del 30% le
semine di grano destinato alla pasta Made in Italy. Se dovesse
permanere, la nuova ondata di maltempo, con pioggia e vento
intensi, provocherebbe un ulteriore calo dei raccolti, un
ritardo anche nelle semine di granoturco e soia ed una possibile
cascola di fiori e allegazione scarsa nelle piante da frutto per
asfissia radicale.
La pioggia ha impedito le operazioni di semina per il grano
duro con le stime preliminari che prevedono una perdita di
550mila ettari di terreno coltivato rispetto al 2008. La
situazione più critica - spiega la Coldiretti - si registra in
Maremma (tra Lazio e Toscana) e Sardegna dove si è verificato un
crollo delle semine di grano duro del 70-80%, mentre nelle altre
Regioni la flessione è nel complesso contenuta e si attesta
intorno al 20%. Nella Pianura Padana invece - escluse le aree
storiche del ferrarese dove le semine sono pressoché stabili - la
riduzione di circa 50.000 ettari è dovuta ai problemi qualitativi
registrati nel raccolto 2008. Per quanto concerne il grano
tenero, le prime stime - continua la Coldiretti - registrano una
contrazione delle superfici di circa il 10-15%rispetto alla
precedente campagna (in particolare in Piemonte, Veneto e Friuli
Venezia Giulia). Va sottolineato inoltre che ad ostacolare la
coltivazione del grano, oltre alle vicende atmosferiche avverse,
c'è stata anche l'incertezza sulle quotazioni dei prezzi di
mercato che - conclude la Coldiretti - sono dimezzati rispetto
allo scorso anno.