Stupro Caffarella, per nuovi esami dna romeni non c'entrano
Roma, 5 mar. (Apcom) - Negativa. Anche la comparazione degli
esami del dna svolti dalla genetista dell'istituto di medicina
legale, Carla Vecchiotti, sulla base dei risultati a cui erano
arrivati gli esperti della polizia scientifica, non lascerebbe
dubbi: su una serie di reperti sequestrati nell'ambito
dell'inchiesta sullo stupro avvenuto alla Caffarella non ci
sarebbero le tracce biologiche dei due romeni indagati, Alexandru
Loyos e Karol Racz.
L'accertamento era stato disposto dal pm Vincenzo Barba dopo
che il primo responso di laboratorio non aveva dato l'esito
sperato dall'ufficio dell'accusa. Al momento, si precisa a
piazzale Clodio, gli inquirenti attendono i risultati di tutta
un'altra serie di analisi, tra cui quelle sui vestiti indossati
dalla ragazza. La verifica svolta dalla Vecchiotti, che sarà
consegnata quasi certamente domani, ha riguardato, oltre ai
mozziconi di sigaretta rinvenuti sul luogo del fatto, anche i
tamponi prelevati al pronto soccorso.