Austria, si apre oggi processo a Fritzl, il "padre mostro"
Roma, 14 mar. (Apcom) - Si apre oggi sotto le telecamere della
stampa internazionale il processo al padre incestuoso Joseph
Fritzl. Difficilmente Amstetten, città di poco più di 23mila
abitanti nel Land centro-settentrionale della Bassa Austria, si
scrollerà di dosso l'onta dell'orribile caso di cronaca, che vede
l'ingegnere austriaco 73enne sul banco degli imputati accusato di
"omicidio, privazione di libertà, abusi e riduzione in schiavitù"
per aver rinchiuso la figlia Elisabeth in un sotterraneo per 24
lunghi anni di abusi.
I camioncini della stampa intasano la strada Ybbs, fuori dalla
casa-bunker di Fritzl. Da qui, alla fine di aprile di un anno fa,
una donna magra, pallida e prematuramente invecchiata è uscita
dalla prigione, ribattezzata "lo scantinato degli orrori". Con
lei sono emersi dalle tenebre tre dei sette figli nati dal
rapporto con il padre-mostro. Uno, Michael, è morto subito dopo
la nascita e Fritzl ha provveduto a bruciare il corpicino nella
stufa. E' per lui che l'imputato è accusato di omicidio, reato
che gli potrebbe costare l'ergastolo. Altri tre bimbi erano stati
"adottati" dai nonni. Fritzl ha ammesso gli abusi, ma ha respinto
l'accusa di aver ucciso uno dei bambini.
Il circo mediatico è dispiegato anche a St.Poelten, capitale
della Bassa Sassonia, 80 chilometri a ovest di Vienna, dove si
svolge il processo, che durerà almeno 5 giorni. I raccapriccianti
dettagli della vicenda saranno esposti alla corte. Il "mostro"
sarà portato in aula alle 9.30 di lunedì e per raggiungerla gli
basterà percorrere 100 metri dalla sua cella. Dovrà "sfilare"
davanti alle telecamere e rispondere alle prime domande della
stampa, come è usanza qui, prima dell'inizio del processo.
La giuria è composta da 8 persone, ma sono previsti 4
sostituti, nel caso i primi decidano di ritirarsi. Il secondo
giorno arriveranno le testimonianze della vittima Elisabeth, oggi
42enne. Non si presenterà in carne e ossa, ma tramite dei video,
che sono stati girati durante 11 ore di sedute con la polizia e
gli psichiatri l'anno scorso. La sua è preannunciata come una
testimonianza straziante, alla quale la stampa non potrà
assistere. La donna racconterà la sua infanzia e di quando il
padre ha cominciato ad abusare di lei, a soli 11 anni, accusa che
lui smentisce. Tra gli altri testimoni c'è il fratello Harald e
gli esperti forensi. La madre, invece, Rosemarie Fritzl, stanca
di sentirsi chiedere se "veramente non si era accorta di niente",
sembra essere andata "in vacanza", scrive The Guardian. Non
testimonierà contro il marito, sebbene abbia fatto domanda di
divorzio.
Intanto a St.Poelten, capitale del Land, i bar sono aperti 24
ore su 24, gli alberghi hanno quadruplicato i prezzi e la città
registra il tutto esaurito, cosa a cui non si assisteva da anni.
Il sindaco ha invitato i giornalisti a un assaggio dei vini della
zona una di queste sere, nell'intento di limitare i danni
d'immagine di una città che non deve essere ricordata solo perchè
qui è stato processato lo stupratore Fritzl. C'è invece chi ha
provato a sfruttare tutta l'onda mediatica: come Josepf
Otzelberger, che nel menu del suo ristorante aveva introdotto la
"Fritzl Schnitzel", la cotoletta di Fritzl. Idea che le autorità
locali hanno avuto il buon gusto di bloccare in tempo.