Clima; Norvegia: fermare riscaldamento globale per salvare orsi
Tromsoe, 17 mar. (Ap) - La sopravvivenza dell'orso polare passa -
ha detto oggi il ministro dell'ambiente norvegese Erik Solheim
aprendo la conferenza internazionale sugli orsi bianchi - per la
porta stretta di una lotta convinta e rigorosa contro il
riscaldamento globale del pianeta.
La principale minaccia che pesa oggi sugli orsi polari viene dal
cambiamento climatico... Per conservare l'ecosistema dobbiamo
quindi mettere fine al riscaldamento globale" ha detto il
ministro parlando davanti ai delegati dei cinque paesi dove vive
l'animale (Usa, Russia, Groenlandia-Danimarca, Norvegia e
Canada).
La delicatezza della questione è illustrata dal recente allarme
del Wwf che ha mostrato come circa i due terzi della popolazione
di orsi polari (costituita da 20-25mila esemplari) rischino
l'estinzione nei prossimi 50 anni a causa dei cambiamenti
climatici.
La sopravvivenza della specie non riguarda solo il destino degli
orsi polari ma il pianeta intero" ha detto Rasmum Hansson, capo
del WWF Norvegia, in un vertice preparatorio, esortando
urgentemente un piano di azione, anche in vista del vertice di
Copenhagen delle Nazioni Unite previsto il prossimo dicembre.
Gli orsi polari, che dipendono dalla presenza di lastre di
ghiaccio per cacciare le foche di cui si nutrono, sono a rischio
a causa dello scioglimento dei ghiacci e per le tossine
industriali presenti nelle acque che danneggiano il loro sistema
immunitario e riproduttivo.
Nel corso del summit, scriveva ieri la stampa britannica, si
potrebbe anche prendere in considerazione una scelta radicale e
sinora impensata: quella di proibire in parte completamente la
caccia all'orso polare, adesso consentita in tutti gli stati
ospitanti la specie eccetto la Norvegia. Sinora, la caccia
all'orso bianco è regolamentata da un vecchio trattato del 1973,
il Polar Bear Agreement.
Che si arrivi o no a un bando totale della caccia al plantigrado
dei ghiacci è da vedere. Di fatto, sottolinea Geoff York,
cordinatore del programma orsi polari per il Wwf, la cosa
essenziale è intanto modificare i parametri con cui si decidono
le quote consentite di animali 'cacciabili' ogni anno. "I
parametri in uso - dice York - al momento non tengono conto della
variabile cambiamento climatico, che sta invece seriamente
incidendo sulla sorte degli animali. Quello che chiediamo come
minimo alle parti in causa è includere anche questo fattore
cruciale nella definizione delle quote attuali per la caccia".
La vicenda, oltre a un evidente urgenza ecologica, ha tuttavia
sottili complicazioni di ordine antropologico e economico. La
caccia all'orso bianco, infatti, è parte integrante delle
abitudini della popolazione Inuit di Canada e Alaska, che non
solo la considerano una componente chiave della loro cultura ma
da essa traggono anche parte del proprio sostentamento economico.