Istruttoria Antitrust su Google per abuso di posizione dominante
Roma, 27 ago. (Apcom) - Faro dell'Antitrust su Google Italy per possibile abuso di posizione dominante. L'Authority ha deciso infatti "di avviare un'istruttoria nei confronti di Google Italy per verificare se i comportamenti della società, in considerazione della sua indiscussa predominanza nella fornitura di servizi di ricerca online, siano idonei a incidere indebitamente sulla concorrenza nel mercato della raccolta pubblicitaria online e a consolidare la sua posizione nella intermediazione di spazi pubblicitari".
Il procedimento, spiega l'Antitrust, "notificato oggi alla società nel corso di un'ispezione condotta in collaborazione con le unità speciali della Guardia di finanza, è stato avviato alla luce di una segnalazione della Fieg relativa al servizio Google News Italia, con il quale Google aggrega, indicizza e visualizza parzialmente notizie pubblicate da molti editori italiani attivi online".
Secondo gli editori, sottolinea
l'Antitrust, "Google News Italia, utilizzando parzialmente il
prodotto dei singoli editori online, avrebbe un impatto negativo
sulla capacità degli editori online di attrarre utenti e
investimenti pubblicitari sulle proprie homepage".
Gli editori italiani, "che non ottengono alcuna forma di
remunerazione diretta per l'utilizzo dei propri contenuti su
Google News, non avrebbero inoltre la possibilità di scegliere se
includere o meno le notizie pubblicate sui propri siti internet
sul portale stesso: Google renderebbe infatti possibile a un
editore di non apparire su Google News, ma ciò comporterebbe
l'esclusione dei contenuti dell'editore dal motore di ricerca
della stessa Google".
"Si tratta - evidenzia l'Autorità - di una condizione
estremamente penalizzante: la presenza sul motore di ricerca di
Google è determinante per la capacità di un sito internet di
attrarre visitatori e dunque ottenere ricavi dalla raccolta
pubblicitaria, vista l'elevatissima diffusione di tale motore tra
gli utenti".
L'istruttoria, conclude l'Antitrust, "dovrà dunque verificare se
i comportamenti di Google, resi possibili dalla sua indiscussa
predominanza nella fornitura di servizi di ricerca online, siano
idonei a incidere indebitamente sulla concorrenza nel mercato
della raccolta pubblicitaria online, con l'ulteriore effetto di
consolidare la sua posizione nell'intermediazione pubblicitaria
online".