Olimpiadi 2016 a Rio, per il 2020 si candidano Roma e Venezia

Olimpiadi 2016 a Rio, per il 2020 si candidano Roma e Venezia E' la prima volta dei Giochi in Sudamerica

Roma, 3 ott. (Apcom) - Alla fine fu Rio, come da pronostico: lasorpresa semmai è che a giocarsi il testa a testa con lametropoli carioca non è stata la Chicago di Barack Obama,scomodatosi addirittura di persona per appoggiare la candidaturadella sua città natale, ma Madrid. E per i giochi del 2020 si candidano anche due città italiane, Roma e Venezia.Il Cio, riunitosi a Copenhagen, ha scartato la candidatastatunitense addirittura al primo giro di voti, per poi lasciareda parte anche Tokyo: data la legge - seppur non scritta - cheimpedisce allo stesso continente di ospitare due edizioniconsecutive dei Giochi, dopo Londra 2012 la vittoria brasilianaera una quasi certezza, sebbene la delegazione spagnola, guidatada re Juan Carlos e dal premier José Luis Rodriguez Zapatero, ciabbia sperato fino all'ultimo.La netta vittoria (66 voti contro i 32 per Madrid) di Rio sancisce anche la prima volta di una città sudamericana come sede dei Giochi: lo stesso presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, aveva sottolineato alla vigilia come "per le altre sia solo un'altra Olimpiade, per noi è l'Olimpiade".La reazione di stampa e popolazione è stata subito entusiasta:"Rio città meravigliosa e olimpica nel 2016", titolava ilquotidiano O Globo pubblicando sul suo sito internet un enormebanner verdeoro. Alle lacrime di gioia di Pelè - secondo il quale i Giochi sono addirittura più importanti dei Mondiali - ha risposto l'urlo corale delle oltre 50mila persone radunate sulla spiaggia di Copacabana, che hanno dato il via ai festeggiamenti che si prolungheranno nella notte.La folla ha atteso l'annuncio ascoltando la musica di numerosi gruppi locali e subito dopo la vittoria ha dispiegato uno striscione di cinquanta metri, con il logo olimpico della città carioca, un'immagine della statua del Cristo Redentore e le parole "Rio loves you".A un Lula giustamente euforico - "Confesso che se morissi adesso, sarebbe comunque valsa la pena di vivere" - hanno fatto da contraltare un Obama "dispiaciuto" ma non pentito di aver attraversato l'Atlantico e uno Zapatero che ha sottolineato la "degnissima figura" di Madrid, alla terza sconfitta olimpica e le cui prospettive per la quarta candidatura non sono affatto semplici.Nel 2020 infatti l'Europa avrà un'altra possibilità e oltre aParigi - superata da Londra per i prossimi Giochi - potrebberoentrare in lizza anche Roma, come confermato dal sindaco GianniAlemanno, e Venezia, come anticipato dal primo cittadino dellacittà lagunare, Massimo Cacciari.

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