Usa/ La Nasa rinuncia alla Luna? In forse l'erede dello shuttle

Usa/ La Nasa rinuncia alla Luna? In forse l'erede dello shuttle Uno studio suggerisce di lasciare ai privati costruzione razzi

New York, 23 ott. (Apcom) - A meno di una settimana dal primo lancio sperimentale del missile che sostituirà lo shuttle la Nasa mette nuovamente in discussione il proprio programma spaziale e potrebbe addirittura decidere di rinunciare a tornare sulla Luna. Una commissione di esperti indipendenti è infatti arrivata alla conclusione che quello in questione non è il missile giusto e che sarebbe meglio pensare di portare l'uomo su uno dei satelliti di Marte. Non solo, gli scienziati suggeriscono che la Nasa non costruisca altri razzi ma cominci a mandare gli astronauti nello spazio attraverso imprese private.La commissione non boccia formalmente i nuovi missili ma spiega che visti i ritardi la loro costruzione potrebbe non avere più senso. Le considerazioni sono contenute in un rapporto di 157 pagine che finirà insieme alle altre valutazioni sulla scrivania del presidente americano, Barack Obama, al quale spetta l'ultima parola. La commissione ha studiato altre sette ipotesi per il futuro dei viaggi spaziali e della Nasa che dovrebbe mandare in pensione lo shuttle dopo il completamento della Stazione Spaziale Internazionale.I nuovi piani sono stati elaborati dopo la perdita dello shuttle Columbia nel 2003, mentre a oggi gli shuttle ancora in servizio sono rimasti tre. Martedì prossimo a Cape Kennedy decollerà il primo prototipo dell'Ares I, il missile che dovrebbe inaugurare la nuova generazione di viaggi "stellari", anche se si tratta di una versione ancora sperimentale del razzo. Secondo i programmi l'Ares dovrebbe entrare in funzione definitivamente nel marzo 2015 e portare di nuovo gli americani sulla Luna entro il 2020.Da mesi la Nasa affronta una profonda crisi di programmi visti i serissimi dubbi posti sull'opportunità di proseguire i viaggi spaziali. Alcuni mesi fa gli scienziati americani hanno anche aperto all'ipotesi di distruggere l'Iss una volta che i suoi laboratori non serviranno più, sottolineando ancora una volta la confusione che vige a Cape Canaveral dove da tempo mancano risultati per giustificare la altissime spese del budget.

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